GINEVRA (WSI) – Tra i tanti effetti paradossali dei tassi sotto zero questo è sicuramente uno dei più assurdi: in un cantone della Svizzera le autorità del fisco hanno esortato i contribuenti a effettuare pagamenti il più tardi possibile.
Zug, un ricco cantone pieno di fondi hedge vicino a Zurigo, ha annunciato che non farà più sconti per i pagamenti delle tasse e bollette effettuati in anticipo. Più ha soldi in bilancio, infatti, più è probabile che il cantone finirà per pagare prezzi più alti come conseguenza dei tassi di interesse negativi imposti dalle banche svizzere. La misura permetterà alle autorità cantonali di risparmiare circa 2,5 milioni di dollari l’anno.
L’esempio di Zug potrebbe essere presto seguito da altri cantoni. La richiesta davvero insolita di Zug è l’ultimo di una serie di inaspettati effetti provocati dalle misure straordinarie intraprese dalla Swiss National Bank per indebolire il franco troppo forte, che sta penalizzando i gruppi esportatori. Gran parte degli affari commerciali delle aziende di orologi, gioielli e altri beni di lusso dell’economia svizzera sono stretti con l’Europa.
Nell’ambito di una guerra valutaria con la vicina Europa, un anno fa la banca nazionale elvetica (SNB), per rispondere ai tentativi di svalutazione dell’euro della Banca centrale europea, ha cercato a sua volta di ridurre il valore del franco eliminando il peg con l’euro.
Dopo che la SNB ha imposto tassi di interesse negativi, le banche commerciali hanno pian piano trasferito il fardello ai clienti più benestanti. Un contesto di tassi negativi comporta che i correntisti e chi ha un deposito in banca debbano sborsare denaro per poter parcheggiare i propri soldi presso le banche.
“Tenuto conto della lunga durata della fase di interessi bassi o negativi che devono essere pagati in Svizzera, il cantone non ha alcun incentivo a motivare i contribuenti a pagare in anticipo”, hanno dichiarato le autorità di Zug.
Al contrario, il cantone ha più di un motivo per ricevere i soldi il più tardi possibile, in modo da pagare interessi meno negativi di quelli attuali. Di solito le agenzie delle entrate sono molto zelanti nel chiedere i pagamenti ai contribuenti, ma gli interessi fiscali da sborsare per ripianare i propri debiti sono stati ridotti allo zero a Zug. I contribuenti debitori rischiano comunque di incorrere in multe e giudizi negativi in termini di affidabilità creditizia.
Il cantone di Zug non deve ancora pagare interessi negativi, ma gli effetti dei tassi sotto zero sono ancora difficili da prevedere e pertanto le autorità preferiscono mettere le mani avanti in materia di fisco.
Fonte: Financial Times