ROMA (WSI) – Sorpresa con un tono di rimprovero da parte di Pierre Moscovici nei confronti dell’Italia.
Il Commissario Ue agli Affari economici non riesce a capire perchè l’Italia si lamenti sempre, o critichi l’Ue, o faccia la voce grossa: anche perchè, afferma, è il paese che ha ricevuto di più in termini di flessibilità sui conti pubblici. In un’intervista rilasciata a La Stampa lo dice chiaro e tondo:
“L’Italia ci critica e non capisco perché, è il Paese che ha avuto di più in termini di flessibilità sui conti pubblici. Il compromesso è più efficace del conflitto (…) L’Italia è il solo Paese dell’ Eurozona che ha domandato più tipi di flessibilità”.
L’atteggiamento duro di Roma lo lascia a dir poco perplesso:
“Non comprendo mai perché. Noi sappiamo che l’Italia non è il Paese che beneficia di meno dell’aiuto dell’Europa. Può ottenere la clausola sugli investimenti o delle riforme strutturali e, nonostante tutto, critica e dice ‘non abbiamo abbastanza’ quando hanno più di chiunque altro. Va bene dal punto di vista della retorica, non della realtà. La Commissione ama l’Italia. Apprezza e sostiene le riforme. Ed è aperta alla flessibilità, a condizione che i fatti permettano di accedervi”. Certo, “dal punto di vista politico il dialogo è sempre franco e amichevole, con Padoan come con Matteo Renzi. Sono due politici con cui è piacevole parlare, e dico sul serio. Però ciò non toglie che ho sempre considerato che un atteggiamento di cooperazione e compromesso sia più efficace del conflitto”.
E sulla flessibilità aggiuntiva che l’Italia ha chiesto per le spese legate ai migranti e alla sicurezza:
“La Commissione esaminerà la questione ‘ex post’ e caso per caso nell’ambito del Patto di Stabilità. È una possibilità, non un’alternativa al rispetto delle regole. Nell’insieme dell’Eurozona non sarà certo la flessibilità a cambiare la tendenza dell’economia”.