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WALL STREET TIENE I BUONI RIALZI, NASDAQ +2,3%

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Continua l’avanzata degli indici americani che sono guidati oggi dalle buone performance del comparto high tech. Il Nasdaq segna un incremento ora di oltre il 2,5%, mentre l’indice delle blue chip si trova ormai oltre quota 10.950 punti.

Per il mese di maggio, il Nasdaq Composite ha segnato fino ad ora un incremento dello 0,4%. Se la seduta odierna e quella di venerdi’ termineranno in rialzo, per il tabellone elettronico sara’ la prima volta dal dicembre 1999 che mette a segno un guadagno per due mesi consecutivi.

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La giornata sembra essere iniziata all’insegna dell’ottimismo e gli investitori appaiono piu’ sicuri di una prossima ripresa dell’economia americana e degli utili aziendali.

“Attualmente si possono trovare piu’ ragioni per comprare che vendere – sottolinea Art Hogan, chief market analyst presso Jefferies & Co. – Le prospettive per il quarto trimestre dell’anno appaiono migliori di quanto lo fossero qualche mese fa”.

Alcuni analisti giustificano invece il rimbalzo di oggi con le speculazioni dei cacciatori d’occasione.

“Abbiamo avuto un paio di sedute negative e oggi assistiamo a un buon rialzo – e’ il commento di Larry Seibert di Barrett Associates – in aprile molti investitori si sono lasciati sfuggire occasioni importanti di guadagno e ora non vogliono ripetere lo sbaglio”.

Di diverso parere invece James Tillar di Dean Investment Associates, secondo cui non vi sono segnali evidenti che i mercati e l’economia possano invertire la tendenza nel breve.

Tillar basa i suoi commenti sulle pessime performance di Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) e la continua pioggia di licenziamenti che sta attaccando le societa’ high tech.

Nonostante i buoni rialzi di oggi, segnali di prudenza arrivano anche da Philip J. Roth, principal di Morgan Stanley, il quale consiglia agli investitori di tenersi preparati anche un calo fino ai minimi di marzo-aprile o addirittura a nuovi minimi.

Dopo aver detto mercoledi’ di attendersi una ripresa dei mercati USA verso l’estate, l’analista ritiene infatti che se non vi sara’ un consolidamento questa settimana, una condizione di ipervenduto potrebbe svilupparsi nel breve termine.

Sebbene pero’ tale condizione potrebbe essere il precursore di un rally, questo indicherebbe inoltre un’inversione al ribasso del trend di medio termine.

Indicazioni positive giungono invece dal fronte dei fondi azionari. Dopo due mesi di flusso d’investimento negativo – a febbraio sono stati riscattati $3,3 miliardi e a marzo $20,6 miliardi – i fondi azionari hanno registrato investimenti netti di $19,3 miliardi.

I dati della associazione di categoria Investment Company Institute, mostrano che la maggior parte degli investimenti – $17,5 miliardi – sono andati ai fondi azionari americani, mentre quelli dei mercati emergenti hanno continuato a perdere denaro, sebbene il flusso in uscita sia stato relativamente ridotto a $31 milioni.