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WALL STREET: NASDAQ SULLA PARITA’, DOW IN ROSSO

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I deboli segni di recupero non riescono a risollevare Wall Street nel primo pomeriggio, afflitta dalle continue vendite nei settori sia della Old che della New Economy.

Dopo una mattinata in continua discesa, il Dow Jones e il Nasdaq cominciano a registrare un parziale recupero, tuttavia insufficiente a spingere gli indici in territorio positivo.

Il tabellone elettronico dopo i forti rialzi di ieri oscilla intorno alla parita’.

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A trascinare al ribasso il Dow Jones hanno contribuito le flessioni di Hewlett–Packard (HWP – Nyse), J.P. Morgan (JPM -Nyse) e UTX Technologies (UTX – Nyse), mentre il Nasdaq resta frenato da colossi come Dell (DELL – Nasdaq), Cisco (CSCO – Nasdaq) e Tellabs (TLAB – Nasdaq).

In controtendenza Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq), che regisra i piu’ alti volumi di scambi sui mercati americani

Hewlett-Packard risente di un allarme utili sul fatturato del terzo trimestre, aggravato da un rallentamento che la societa’ prevede in termini globali. La societa’ ha dichiarato infatti di dover ridurre le spese ulteriormente per poter raggiungere le attese del mercato di un utile per titolo di 23 centesimi.

L’influenza negativa si fa sentire anche nel comparto finanziario, con J.P. Morgan tra i peggiori, alle prese con un commento avverso di Berstein, che ne ha ridotto le stime sui risultati relativi all’intero esercizio 2001.

Sul fronte rialzista si colloca pero’ Procter & Gamble (PG – Nyse) grazie alla spinta data dall’upgrade di Lehman Brothers, che riesce finalmente a contrastare il giudizio negativo espresso in mattinata da Thompson.

Resta in calo il settore petrolifero, con Exxon Mobil (XOM -Nyse) che sta scontando il rincaro del prezzo del greggio al New York Mercantile Exchange.

Un report settimanale diffuso dall’American Petroleum Institute ha infatti allentato le preoccupazioni di una riduzione delle scorte di greggio malgrado il blocco iracheno.

Intel invece recupera dopo una mattinata in negativo a seguito delle affermazioni di Joe Osha, analista di Merrill Lynch, il quale si e’ detto preoccupato del livello delle scorte di magazzino di Intel.

L’analista della prestigiosa banca d’affari e’ infatti convinto che sara’ “difficile” per il primo produttore al mondo di semiconduttori raggiungere le proprie stime di bilancio per il prossimo trimestre, ossia vendite comprese tra $6,2 miliardi e $6,8 miliardi.

“Qualora la societa’ riesca a rispettare le proprie stime – ha scritto Osha in una nota alla clientela – consiglio agli investitori di osservare con attenzione i livelli delle scorte di magazzino a Taiwan e il bilancio di Intel prima di comprare il titolo, sperando nella ripresa del mercato dei PC”.

Al commento di Merrill Lynch si aggiunge anche quello di Charlie Glavin di CS First Boston che ha espresso dubbi sulle performance future della societa’.

Sul fronte tecnologico, si segnalano i forti guadagni registrati da Citrix Systems (CTXS – Nasdaq) e Metromedia Fiber Network (MTNX – Nasdaq), che salgono rispettivamente del 18,6% e del 16,99%.

A muovere il mercato degli high tech concorre l’espansione delle operazioni in Italia e Gran Bretagna, di Excite@Home (ATHM – Nasdaq) che ha annunciato la prossima chiusura delle operazioni nel settore media in Francia, Germania e Spagna.