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WALL STREET: PESANO I ‘PROFIT WARNING’

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Spinto in basso dal colosso informatico Hewlett-Packard (HWP – Nyse) il Dow Jones non riesce a sfruttare la spinta positiva di Intel (INTC – Nasdaq) che in barba alla pioggia di ‘profit warning’ del settore high tech ha previsto buoni risultati futuri.

Male anche il tabellone elettronico su cui incide l’allarme utili lanciati da alcuni colossi di settore.

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Su Hewlett-Packard pesano dunque ancora le dichiarazioni in base alle quali la compagnia si e’ manifestata ‘cauta’ sulle sue previsioni per il terzo trimestre, ossia di un fatturato piatto o in calo del 5% rispetto ai tre mesi precedenti.

La societa’ ha sottolineato che la spesa per l’high-tech continua a rallentare sia negli Stati Uniti che in Europa e che per poter raggiungere utili di 23 centesimi anticipati dagli analisti per il terzo trimestre sara’ costretta a ridurre ulteriormente le uscite.

La giornata di oggi sconta inoltre il peso di 3Com (COMS – Nasdaq) che ha lanciato un allarme utili sul secondo trimestre, il suo quarto fiscale, motivando il declino con alti costi di ristrutturazione e alti livelli di scorte di magazzino.

Notizie non proprio brillanti anche da National Semiconductor (NSM – Nyse), che nel suo quarto trimestre fiscale ha registrato una perdita di $44,4 milioni pari a 26 centesimi per azione.

La societa’ ha cosi’ raggiunto il break even pro forma, mentre gli analisti si attendevano una perdita di 3 centesimi per azione.

Nello stesso periodo dello scorso anno la compagnia aveva riportato un utile di $134,2 milioni pari a 68 centesimi per titolo.

Sempre nel quarto trimestre fiscale, il fatturato e’ sceso del 33% a $401,2 milioni dai $595,3 dello scorso anno.

Per l’anno intero, invece, gli utili complessivi sono ammontati a $305,5 milioni pari a $1,62 per azione, mentre i ricavi sono arrivati a $2,1 miliardi.

Per il prossimo primo trimestre fiscale National Semiconductor ha previsto una perdita tra i 30 e i 35 centesimi per azione.

Peggiora decisamente il clima dei mercati Juniper Networks (JNPR – Nasdaq) che ha annunciato il taglio dell’8-9% della forza lavoro a causa della decelerazione che ha colpito il settore delle comunicazioni.

Davanti alla pioggia di notizie aziendali non proprio brillanti fa da contraltare pero’ Intel (INTC – Nasdaq) che ha mantenuto invariate le proprie stime di bilancio sul secondo trimestre dell’anno.

Sulla scia delle buone comunicazioni provenienti dal colosso americano Intel, intanto la banca d’affari Prudential Securities ha aumentato il rating ad una serie di societa’ del settore semiconduttori.

Merrill Lynch continua pero’ a dichiararsi cauta nei confronti del settore tecnologico.

Il calo della domanda sta provocando un eccesso delle scorte, soprattutto nel comparto telecomunicazioni e, secondo la banca d’affari, ci vorranno 3-4 trimestri prima di riportare le scorte a livelli accettabili.

La debolezza dell’economia americana sembra poi essersi diffusa all’estero, non solo in Europa, ma anche in Asia, e verso un rallentamento globale.

Secondo Merrill Lynch, una ragione del rallentamento va ricercata nei margini di profitto delle societa’.

Il rapporto prezzi/vendite (p/e) per i titoli tecnologici e’ ancora di 5-6 volte, troppo alto considerando che le vendite sono destinate a scendere quando i margini saranno posti sotto pressione.

Merrill Lynch suggerisce quindi di rimanere leggeri nel settore high tech, sebbene consigli il sotto-settore dei servizi per i computer, che e’ un buon gruppo difensivo – la catena di scorte, le connessioni, i distributori e i produttori di EMS. L’immagazzinamento dati dovrebbe poi dimostrare una buona crescita a lungo termine.

Tra i sottosettori da alleggerire: le apparecchiature per la telecomunicazione wireless e i semiconduttori.

Merrill Lynch pensa che ci siano pero’ una serie di titoli che gli investitori dovrebbero acquistare con una visione a 3-5 anni, poiche’ si e’ sull’orlo di una nuova ondata di computerizzazione incentrata sulla rete ed e’ quindi probabile un cambiamento della leadership.

Da segnalare infine DuPont (DD – Nyse) che vendera’ la sua divisione farmaceutica per $7,8 miliardi a Bristol-Myers Squibb (BMY – Nyse).

Parte del denaro incassato servira’ a completare il buy back azionario di $2,5 miliardi.

E infine Walt Disney (DIS – Nyse) che secondo quanto riferito dal Los Angeles Time, tagliera’ 1.000 posti di lavoro a partire da oggi e nelle prossime settimane.

Non sono previsti per la giornata di oggi dati economici rilevanti.

Sui listini in generale, stanno mostrando una tendenza al rialzo i settori petrolio, telecom, edilizio.

In ribasso, invece, i settori finanziario, sanita’, broadcast/media, gas naturale, chimico.

Tra i principali titoli in movimento a Wall Street:

Nel settore media:

In una nota alla clientela, Merrill Lynch sostiene che il titolo Microsoft (MSFT – Nasdaq) possa registrare buone performance nel breve termine, sebbene non vi siano ancora segnali chiari di una ripresa del mercato dei personal computer. Nelle contrattazioni MSFT sta cedendo circa lo 0,75%.
(Vedi Microsoft: Merrill vede potenziale nel breve )

Nel settore media:

Walt Disney (DIS – Nyse) tagliera’ 1.000 posti di lavoro a partire da oggi e nelle prossime settimane, secondo quanto riferito dal Los Angeles Time. Negli scambi, DIS e’ in calo di quasi lo 0,5%.
(Vedi Media: Disney taglia 1.000 posti di lavoro )

Nel settore infrastrutture di rete:

Juniper Networks (JNPR – Nasdaq) sta lasciando sul campo quasi il 13% dopo che ha annunciato il taglio dell’8-9% della forza lavoro a causa del rallentamento che ha colpito il settore delle comunicazioni.
(Vedi Utili: Juniper Network lancia ‘profit warning’ )

Nel settore informatico:

3Com (COMS – Nasdaq) ha lanciato un allarme utili sul secondo trimestre, il suo quarto fiscale, motivando il declino con alti costi di ristrutturazione e alti livelli di scorte di magazzino. In borsa, 3Com e’ in ribasso dell’1%.
(Vedi Utili: 3Com lancia ‘profit warning’ )

Nel settore semiconduttori:

Intel (INTC – Nasdaq) guadagna oltre lo 0,25% dopo che nella tarda serata di giovedi’ ha fatto sapere di mantenere invariate le stime di bilancio per il secondo trimestre.
(Vedi Preborsa: Intel +3,5%, conferma stime 2° trim e Utili: Intel conferma stime secondo trimestre )

Nel settore chimico:

E’ deciso. DuPont (DD – Nyse) vendera’ la sua divisione farmaceutica per $7,8 miliardi a Bristol-Myers Squibb (BMY – Nyse). Parte del denaro incassato servira’ a completare il buy back azionario di $2,5 miliardi. In borsa, il titolo di DuPont sta conquistando l’1%, Bristol cede invece il 2%.
(Vedi DuPont vende divisione a Bristol Myers Squibb )