NEW YORK (WSI) – I big dell’hi-tech tornano a guardare con interesse all’Italia. L’ultima conferma è arrivata pochi giorni fa con la notizia che Apple ha deciso di aprire a Napoli il primo centro di sviluppo App d’Europa, il secondo in tutto il mondo. Un investimento che porterà alla creazione di 600 nuovi posti di lavoro.
Ma questo e’ solo l’ultimo dei colossi tecnologici ad aver deciso di investire nel Bel Paese. Solo pochi giorni prima di Apple, Cisco ha annunciato l’intenzione di investire 100 milioni di euro in Italia in tre anni.
Senza contare poi che nel 2015 Amazon ha assunto 1.400 dipendenti e, in base agli annunci, dovrebbe creare nuovi posti di lavoro a Milano, Cagliari e nei due centri di distribuzione di Castel San Giovanni e Milano.
E’ stata poi la volta di Google che, pochi giorni fa, ha inaugurato a Bologna l’Innovation development center, presso il dipartimento universitario di informatica. Si tratta in pratica de primo laboratorio universitario per le tecnologie Google for Work.
Ma qual e’ il motivo di questo interesse nei confronti dell’Italia da parte dei big della Silicon Valley?
Secondo alcuni, alla base di tali decisioni ci sarebbe il miglioramento del quadro economico ma anche il ritardo italiano nell’innovazione e del digitale. Questi due elementi insieme offrirebbero un terreno fertile su cui investire.