Deutsche Bank: maxi perdita in 2015, primo bilancio in rosso dal 2008
ROMA (WSI) – Deutsche Bank ha accusato nel quarto trimestre del 2015 una perdita su base netta di 2,1 miliardi di euro. Nell’intero 2015, il colosso bancario tedesco ha segnato una perdita netta di 6,8 miliardi di euro: si è trattato della primo bilancio annuale in rosso dal 2008, sulla scia delle svalutazioni che hanno colpito le divisioni di investment banking e di consumer banking, e degli accantonamenti operati per far fronte alle spese legali.
Deutsche Bank ha reso noto che la propria banca di investimenti, numero uno in Europa, ha chiuso il quarto trimestre del 2015 con un rosso di 1,15 miliardi di euro, contro gli utili di 323 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Così John Cryan, co-amministratore delegato di Deutsche Bank:
“Nel 2015 abbiamo fatto progressi considerevoli nel rendere esecutiva la nostra strategia. Le decisioni di cui la banca aveva davvero bisogno che abbiamo preso nel secondo semestre dell’anno hanno contribuito alle perdite nette del quarto trimestre e dell’intero anno. Siamo concentrati sul 2016 e continueremo a lavorare duramente per risolvere i nostri problemi legali (…) Sappiamo che i periodi di ristrutturazioni possono essere densi di sfide. Tuttavia, sono sicuro che nel continuare a portare avanti la nostra strategia in modo disciplinato, possiamo e riuscire a trasformare Deutsche Bank in una istituzione più solida, efficiente e meglio gestita”.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.