Usa, calo ordini beni durevoli è il più accentuato in 16 mesi
I nuovi ordini di beni durevoli in Usa sono calati con una intensità che non si vedeva da 16 mesi. Il dato di dicembre è l’ultimo segnale di un rallentamento della ripresa dell’economia americana a fine 2015, proprio quando la Fed ha deciso di alzare i tassi di interesse. Gli ordini di beni di lunga durata sono scesi del 5,1%, la flessione più accentuata da agosto 2014. In novembre si erano contratti di mezzo punto percentuale.
Ciononostante, il mercato del lavoro rimane in buone condizioni, almeno a giudicare dagli ultimi numeri sulle richieste di sussidio di disoccupazione. Le domande di indennità settimanali sono scese dai massimi di sei mesi toccati la volta prima. La prima economia al mondo è sfavorita da un dollaro forte, dai tagli alla spesa e gli investimenti delle società energetiche e dalla domanda anemica proveniente dall’estero.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.