Google sbaraglia tutti: utili netti e ricavi in forte aumento
NEW YORK (WSI) – Risultati brillanti per Google, che batte le attese nel quarto trimestre del 2015, superando Apple e diventando così la prima società al mondo per capitalizzazione.
Il colosso di Mountain View mette in rete un aumento della pubblicità del 17% arrivando a 19,8 miliardi di dollari, grazie in particolar modo al settore mobile. Gli utili netti nel periodo conclusosi lo scorso 31 dicembre sono stati di 4,92 miliardi di dollari, o 7,06 dollari ad azione, contro i 4,68 miliardi, 6,79 dollari ad azione, dello stesso periodo del 2014.
Escludendo alcune voci di bilancio straordinarie, gli utili sono stati di 8,67 dollari ad azione con consensus a 8,10 dollari. In termini di fatturato, Alphabet, la holding che controlla Google e tutte le sue proprietà ha incassato 21,3 miliardi di dollari, in crescita del 18% rispetto alla stesso periodo del 2014, battendo così le attese del mercato che si attendeva 20,8 miliardi di dollari.
Breaking news
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.