Banco Popolare sospesa al ribasso: congelata fusione con Pop Milano
L’operazione di fusione tra Banco Popolare e Pop Milano è meno imminente del previsto e i due titoli vengono colpiti dagli ordini di vendita. Il Banco è stato sospeso per eccesso di ribasso a Piazza Affari quando perdeva il 5% mentre Bpm lascia sul terreno il 3,7%, in un listino italiano molto volatile che al momento cede l’1%. Dalle ultime indiscrezioni stampa risulta che la fusione tra i due istituti, che la scorsa settimana sembrava cosa quasi fatta, sarebbe invece in stallo.
Il Ceo di Bpm Giuseppe Castagna ha sottolineato davanti al Consiglio di gestione che “tutte le ipotesi sono in piedi”, dalla fusione con il Banco a quella con Ubi Banca fino al mantenimento dell’autonomia. La decisione, comunque, sara’ presa entro fine febbraio. Il nodo da sciogliere resta quello della governance e resta l’attesa per una lettera d’intenti nelle prossime settimane. All’interno dello stesso sttore non va meglio per Mps (-4,44%) e per Ubi (-3%), per le quali non sembrano esserci soluzioni concrete sul tavolo al momento.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.