A mezz’ora dall’apertura delle contrattazioni a New York, i future sono in territorio positivo in seguito ai risultati di Oracle (ORCL – Nasdaq) che hanno iniettato entusiasmo nel settore high tech.
Alle 15.00 (le 09.00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 e’ in rialzo di 10,60 punti (+0,87%).
Il contratto sull’indice Nasdaq sale di 44,50 punti (+2,61%).
Il contratto sull’indice Dow Jones avanza di 39 punti (+0,36%(.
Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare prezzi a $97,94 e rendimenti al 5,28%.
A pesare sul mercato Oracle (ORCL – Nasdaq), in rialzo di oltre il 13% nelle contrattazioni elettroniche di preborsa a New York, dopo aver chiuso il secondo trimestre al di sopra delle stime di mercato e aver affermato che il peggio potrebbe ormai essere alle spalle.
Il colosso dei software ha riportato per il trimestre aprile-giugno, il suo quarto fiscale, un utile netto di $855 milioni, o 15 centesimi per azione. Il consensus (First Call Thomson Financial) era per un utile contenuto a 14 centesimi per titolo.
“Pensiamo che dal prossimo trimestre l’attivita’ dovrebbe riprendersi un po’ – ha detto Jeff Henley, direttore finanziario di Oracle – sembra che ora le cose appaiano leggermente migliori”.
Per quanto riguarda il terzo trimestre dell’anno, il suo primo fiscale, la societa’ non prevede alcun rialzo del fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si era attestato a $2,26 miliardi. Se cosi’ fosse le vendite sarebbero di $200 milioni al di sotto di quanto stimato dagli analisti a Wall Street.
Nel secondo trimestre dell’anno il fatturato e’ stato di $3,3 miliardi, al di sotto delle ipotesi di mercato che erano di $3,4 miliardi.
John Tacchi, analista di Merrill Lynch, ha alzato il proprio rating nel lungo termine sul titolo portandolo a “buy” da “accumulate”.
Secondo Neil Herman invece, analista di punta di Lehman Brothers, le affermazioni di Oracle, secondo cui le attivita’ avrebbero raggiunto il fondo e dovrebbero migliorare gia’ dal prossimo trimestre, sono “sorprendentemente ottimistiche”.
“Sebbene i commenti del gigante dei software siano benvenuti in un momento in cui il mercato sembra puntare al ribasso – scrive Herman in una nota spedita alla clientela – i nostri colloqui con le societa’ di IT e consulenti del settore ci fanno pensare che il comparto non sara’ ancora in grado di riprendersi nel terzo trimestre”.