Flint, crisi idrica avvantaggia le grandi società private
WASHINGTON (WSI) – A Wall street capita che una tragedia possa trasformarsi in opportunità per alcuni. L’ultimo esempio è la crisi idrica di Flint, cittadina industriale a nord di Detroit (Michigan), i cui abitanti per un anno e mezzo, dall’aprile 2014 all’autunno 2015, hanno utilizzato e consumato acqua contaminata da piombo.
Secondo gli analisti di Wall Street proprio questa crisi idrica contribuirà a creare grandi stock di acqua visto che molte società idriche quotate in borsa sono in forte aumento di quest’anno e solo questa settimana hanno guadagnato a livelli massimi.
L’8,3% per Artesian Resources, il 7,5% per American Water Works, l’8,7% per American States Water, il 9,8% per Connecticut Water Service, il 7,9% per Middlesex Water e per finire il 6,5% per Aqua America e l’8,3% per York Water. Una situazione che – secondo gli esperti – potrà spingere molte amministrazioni locali ad affidare il controllo dei servizi idrici comunali ad operatori privati che da anni si auto-lodano.
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Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.
A settembre, la produzione nel settore delle costruzioni nell’area euro è calata dello 0,1% rispetto ad agosto, mentre in Italia è cresciuta del 2,2%. Questi dati, riportati da Eurostat, evidenziano una tendenza negativa per l’area euro, nonostante l’Italia mostri segnali di ripresa.
Avvio positivo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Oggi report salari Bce e stasera trimestrali