Regno Unito, obiettivo del surplus di bilancio porterà nuova austerity
Se la promessa del ministro delle Finanze britannico, George Osborne, di eliminare il deficit pubblico entro il 2020 dovesse essere perseguita fino in fondo si renderebbero necessari degli inasprimenti fiscali. Lo scrive il think-tank londinese Institute for Fiscal Studies (Ifs) mettendo in evidenza che questo “obiettivo ambizioso” non potrebbe essere raggiunto solo con i risultati di crescita dell’economia (nel 2016 il Pil del Regno Unito è previsto in crescita del 2,7%). Il piano annunciato dal cancelliere Osborne è quello di raggiungere un surplus (un’eccedenza delle entrate pubbliche sulle spese) pari allo 0,5% del Pil. L’Ifs ha messo in evidenza come tale risultato, raggiunto molto raramente nella storia britannica, richiederà interventi nel segno dell’austerity.
Un’alternativa all’aumento delle tasse è quella del taglio delle spese. Sebbene l’Istituto ammetta che “il governo potrebbe aumentare le entrate attraverso dei cambiamenti al trattamento fiscale delle pensioni”, “dovrà essere cauto nel distinguere tra gli aumenti costanti delle entrate e quelli temporanei”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.