Apertura incerta a Wall Street in seguito ai nuovi allarmi utili lanciati da alcune societa’ del comparto tecnologico, che hanno soffiato sulle ceneri di un fuoco che sembrava sul punto di estinguersi.
Verificare aggiornamento indici IN TEMPO REALE in prima pagina
Sotto pressione sono finiti quindi alcuni titoli del comparto PC, come Sanmina Corp. (SANM – Nasdaq) e Transmeta (TMTA – Nasdaq), che hanno dichiarato che per questo trimestre non riusciranno a raggiungere i risultati precedentemente stimati.
La societa’ produttrice di chip Transmeta ha annunciato che le vendite per il secondo trimestre dell’anno scenderanno probabilmente del 40%-45% rispetto al trimestre precedente.
Nei primi tre mesi dell’anno il fatturato della societa’ e’ ammontato a $18,6 milioni.
Alla base del ‘profit warning’, la difficile situazione economica giapponese, che per Transmeta rappresenta il mercato principale.
Sempre nel secondo trimestre l’azienda ha anche anticipato di incorrere in problemi di smaltimento delle scorte di magazzino.
“La bufera sul settore tecnologico non e’ ancora passata – ha dichiarato Dan Veru di Palisade Capital Management – Tutti pensano che peggio di cosi’ non possa andare, invece non e’ cosi'”.
La pensa diversamente Mark Beale di New Star Asset Management, secondo cui “ci sono titoli high tech che ora si possono comprare perche’ il loro prezzo e’ attraente, come ad esempio alcune societa’ del settore PC”.
Fa sentire il suo peso anche International Buisness Machines (IBM – Nyse), finito sotto pressione dopo che una nota di Prudential Securities fa sapere che il colosso informatico sara’ costretto ad abbassare le proprie stime di bilancio per il secondo semestre dell’anno.
Kim Alexy, l’analista che ha redatto il rapporto su IBM, sostiene che il colosso sia una delle poche societa’ a non aver ancora ammesso che il rallentamento delle spese nel settore Information Technology sta pesando sulle sue attivita’.
“Confermiamo che forze di mercato metteranno sotto pressione la societa’ – scrive Alexy nella nota spedita alla clientela – IBM dovra’ prima o poi ridurre le proprie aspettative di crescita per la seconda meta’ dell’anno”.
L’analista ha aggiunto che nel trimestre in corso il trend intrapreso dalle valute straniere sta “andando contro la societa’, con l’euro ai minimi storici rispetto al dollaro e lo yen in continuo declino”.
Buone notizie nel settore finanziario dopo che la nota banca d’affari Morgan Stanley (MWD – Nyse) nel primo trimestre dell’anno, il suo secondo fiscale, ha riportato utili per $930 milioni pari a $0.82 per azione.
Nello stesso periodo del 2000 la societa’ aveva registrato utili per $1,458 milioni pari a $1,26 per azione.
Il dato ha superato le aspettative degli analisti (First Call/Thomson Financial) che si attendevano utili per azione pari a $0,79 per azione.
Il fatturato netto e’ ammontato a $6 miliardi con una flessione del 15% rispetto a un anno fa.
Sul fronte economico, le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione sono scese di 34.000 a 400.000 nella settimana al 16 giugno, sorprendendo il mercato, che si aspettava un aumento delle richieste per 2.000 unita’.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti e’ sceso in marzo a quota $32,17 miliardi; lo ha comunicato questa mattina il dipartimento del Commercio USA.
Un sondaggio condotto dall’agenzia di stampa Dow Jones insieme alla rete televisiva CNBC tra 18 economisti di Wall Street indicava per aprile un deficit contenuto a $31 miliardi.
Il dato di marzo, precedentemente comunicato a $31,17 miliardi, e’ stato rivisto al rialzo a $33,08 miliardi.
Nel mese di aprile le importazioni sono calate del 2,2% a quota $119,09 miliardi, un’indicazione che i consumatori americani stanno dimostrando un interesse ridotto per prodotti stranieri.
Le importazioni di beni come semiconduttori, aerei e infrastrutture per le telecomunicazioni sono scese al livello piu’ basso dal novembre 1999, in calo di $2,76 miliardi a $25,98 miliardi.
Le esportazioni hanno registrato una flessione del 2% portandosi a quota $86,92 miliardi, il livello piu’ basso degli ultimi 12 mesi.
Il deficit con i principali partner commerciali degli Stati Uniti appare per la maggior parte in rialzo nel mese di aprile. Il piu’ grande deficit e’ con il Giappone, in rialzo da $6,23 miliardi a quota $6,43 miliardi.
In crescita anche il deficit commerciale con la Cina, salito da $5,74 miliardi a $6,29 miliardi.
Per quanto riguarda il deficit con i Paesi NAFTA, quello con il messico e’ sceso a $2,24 miliardi, mentre quello con il Canada e’ salito a $4,59 miliardi.
Le buone notizie di carattere economico sembrano non avere per il momento grandi effetti sul mercato.