MILANO (WSI) – Le azioni di Banca Generali sono in spolvero oggi a Piazza Affari, in crescita dello 7% a 1,44 euro (il Ftse Mib cresce del 4,76%) in scia alla pubblicazione dei risultati annuali relativi al 2015. La banca, attiva soprattutto nell’attività di consulenza e gestione del patrimonio, ha chiuso l’anno con un utile netto a 203,6 milioni di euro in aumento del 27%, con Ebitda, anch’esso in crescita del 14,7% a 295,7 milioni.
Va detto che il mercato è molto positivo quest’oggi e che il settore bancario è il più positivo dopo un paio di sedute di perdite molto pesanti. A favorire il rimbalzo di Borsa è lo scatto in avanti di almeno due cifre di Deutsche Bank, che comunque è in calo del 33% da inizio anno. Nonostante il balzo di quasi il 4% del listino Ftse MIB, Piazza Affari è ancora in calo di più del 20% dal primo gennaio.
L’evoluzione positiva dei ricavi, con un margine d’intermediazione in crescita dell’11% a 465,9 milioni va di pari passo con l’aumento delle commissioni lorde (+35% a 652 milioni). I profitti includono anche la spesa straordinaria sostenuta per la costituzione del Fondo di risoluzione delle crisi bancarie, così come al Fondo interbancario di tutela depositi, costati alla banca 8,7 milioni lo scorso dicembre.
Diminuisce invece il margine d’interesse (che esprime la differenza fra i costi di finanziamento della banca e quelli applicati sui prestiti alla clientela), in calo del 38,1% a €66,2 milioni, in parte per la persistente diminuzione dei tassi d’interesse, ma soprattutto per il rimborso nel mese di febbraio delle attività di rifinanziamento Ltro della Bce.
Così l’amministratore delegato Piermario Motta:
“Febbraio potrebbe essere il miglior febbraio della nostra storia che, sommato al gennaio record, va a fare il migliore bimestre della nostra storia nonostante la volatilità dei mercati”.
Banca Generali ha realizzato nel mese di gennaio una raccolta netta di 530 milioni, con una crescita di oltre 30% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; la raccolta amministrata ha segnato un progresso del 127% a 417 milioni.
“Stiamo ricevendo tantissima clientela nuova che sta trasferendo liquidità”, ha aggiunto il numero uno.
Aiutano norme bail-in e debolezza dei rivali
Migliora, infine la solidità patrimoniale, con un Common equity tier 1 al 14,3% (in aumento del 2,10%) e un Total capital ratio al 15,9% (+1,70%). I dati relativi al quarto trimestre indicano dinamiche analoghe, con un utile netto in rialzo del 31,2%, Ebitda a +8,1%, margine d’intermediazione in rialzo dell’11,7% e margine d’interesse calante del 39,6%.
La banca tiene a sottolineare come “il 99% investiti in obbligazioni con una duration pari a 1,8 anni. E in particolare che la società non detiene obbligazioni subordinate proprie né di terze parti, né ha mai collocato obbligazioni subordinate alla propria clientela”.
Il paradosso è che a favorire l’istituto del Leone sarebbero state proprio la normativa sul bail-in e le difficoltà dei gruppi bancari tradizionali. Non facendo credito, il settore del risparmio gestito si avvantaggia di una maggiore solidità per la composizione del business diversa. Lo sostiene l’AD Piermario Motta.
“La tensione sulle banche tradizionali agevola noi del settore – ha dichiarato durante la conference call – anche la nostra politica dei dividendi va nella direzione di dare segnali di forza e serenità per i nuovi clienti e anche a consulenti finanziari”.