ROMA (WSI) – La riunione a Monaco tra le potenze mondiali ha portato a un primo mini accordo per il cessate il fuoco in Siria, entro una settimana. Lo ha annunciato il segretario di Stato Usa John Kerry, aggiungendo che in Siria saranno subito inviati aiuti umanitari. L’intesa per ora, tuttavia, non riguarda né Assad, né l’ISIS, né il Fronte al-Nusra, un ramo di al Qaida.
Presenti i rappresentanti di almeno dodici paesi, tra cui Usa e Russia. Così Kerry:
“Sono contento di dire che, con il risultato raggiunto oggi a Monaco, crediamo di aver compiuto progressi sia sul fronte umanitario che su quello della cessazione delle ostilità e questi due fronti, questo progresso, hanno il potenziale – se resi pienamente esecutivi – di poter cambiare le vite del popolo siriano”. Di fatto, “più a lungo dura la guerra più ne approfittano gli estremisti“.
Ancora Kerry:
“Per prima cosa, abbiamo raggiunto un accordo per accelerare e ampliare l’invio di aiuti umanitari, a iniziare da subito. Seconda cosa, abbiamo concordato sul dare esecuzione alla cessazione delle ostilità entro il tempo di una settimana. Si tratta di un obiettivo ambizioso, ma tutti sono determinati ad andare avanti nel modo più rapido possibile, al fine di raggiungerlo”.
Il ministro degli Esteri della Russia Sergey Lavrov, che ha parlato alla stessa conferenza stampa, ha ammesso che il cessato il fuoco sarà difficile, ma ha anche sottolineato che l’annuncio di Monaco è “un passo in avanti”.
“Abbiamo la determinazione comune a ridurre le sofferenze del popolo siriano”.
Lavrov ha tenuto a precisare, allo stesso tempo che:
“I russi sono colpiti da mesi da accuse senza fondamento. È solo propaganda. Era un sistema tipico dell’Unione Sovietica, noi l’abbiamo abbandonato ma ci sono molte manifestazioni di trend del genere nei media di altri Paesi”. “Invece di puntare il dito contro, bisognerebbe dire che abbiamo un nemico comune e trovare soluzioni”.