Hsbc mantiene la sede a Londra
La banca britannica Hsbc, dopo avere a lungo accarezzato l’idea di cambiare sede, trasferendola da Londra, ha deciso all’unanimità di mantenere le proprie radici sul suolo inglese. L’inasprimento delle regole sul settore finanziario, seguito alla crisi del 2008, aveva prodotto in particolare, un trattamento fiscale penalizzante per quelle banche i cui profitti sono generati in larga parte fuori dai confini nazionali, come nel caso di Hsbc. La cosiddetta bank levy, la tassa sui bilanci globali delle banche inglesi, è costata a Hsbc, nel 2014, oltre un miliardo di dollari.
Le promesse del ministro delle Finanze britannico, George Osborne, ha forse influito sulla scelta finale di Hsbc: in luglio il Cancelliere aveva annunciato il dimezzamento della tassa.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.