Accordo Russia-Arabia Saudita, si ferma rally petrolio. Niente tagli a offerta
ROMA (WSI) – Ennesima delusione dal fronte dei paesi produttori di petrolio. Così come anticipato, il vertice tra Russia e Arabia Saudita su cosa fare per arginare il continuo crollo dei prezzi del petrolio c’è stato. Ma le speranze sono state di nuovo disattese.
Stando a quanto riporta Reuters, l’Arabia Saudita ha annunciato infatti sì un accordo, ma non sul taglio dell’offerta, quanto piuttosto sul congelamento della stessa. Esattamente, i ministri petroliferi che si sono incontrati a Doha nella giornata di oggi (presenti anche le controparti del Qatar e del Venezuela) hanno deciso di congelare la produzione di petrolio ai livelli di gennaio.
Il ministro saudita Ali al-Naimi ha aggiunto che le controparti continueranno a valutare i prossimi possibili passi da adottare, al fine di stabilizzare il mercato nei prossimi mesi, e ha detto anche di sperare che i produttori sia dell’Opec che non Opec accettino la proposta.
al-Naimi ha ribadito poi che l’economia saudita può fronteggiare l’attuale contesto di prezzi bassi del petrolio senza alcun problema.
Il mancato annuncio di un taglio zavorra il sentiment sui mercati, con Francoforte che vira in territorio negativo, così come anche Borsa Milano. Il Brent sale di appena +1,4%, contro il +4,5% precedente la notizia.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.