Piazza Affari ha chiuso in positivo sulla scia della borsa americana. La freddezza con la quale stamattina le borse europee hanno accolto il taglio dello 0,25% dei tassi d’interesse USA ha lasciato il posto ad una forte corrente d’acquisto sui titoli tecnologici e telefonici in particolare. La forza del mercato è derivata dalla sostenuta apertura del Dow Jones e del Nasdaq.
In crisi, invece, il settore degli energetici, dopo il calo del prezzo del greggio e l’aumento delle scorte americane di petrolio.
“Il mercato ha conosciuto due fasi opposte – commenta a Wall Street Italia un trader di una Sim milanese – la prima in ribasso, dopo la delusione della Fed, la seconda in forte crescita grazie al traino offerto dal Nasdaq. Titoli della seduta anche oggi i telefonici, non solo per le speculazioni in casa Colaninno ma anche per un rinnovato interesse a livello europeo”.
“Oggi e domani il mercato sconterà la chiusura del semestre per i fondi – aggiunge l’operatore – che ritoccheranno i portafogli nel tentativo di salvare il salvabile, dopo sei mesi difficili per la raccolta”.
Il Mibtel ha guadagnato l’1,05% a 26.010 punti, il Mib30 l’1,34% a 37.012, il Midex ha perso lo 0,24%, il Numtel ha guadagnato lo 0,90% a 2.793.
Olivetti (2,38 a €2,065) è stato il titolo più scambiato di tutto il listino. Il mercato scommette ancora su imminenti novità che riguarderebbero l’assetto societario. (Vedi sezione RUMORS che trovate sul menu in cima alla pagina).
Telecom Italia (+3,12% a €10,46) dopo una mattinata debole ha virato nel pomeriggio chiudendo con forti rialzi. Il livello è però ancora distante dai €12,50 indicati come necessario per la riuscita del piano di conversione delle azioni di risparmio in ordinarie.
Denaro anche per TIM (4,31% a €6,08) che ha recuperato parte delle perdite dei giorni scorsi, riportandosi all’importante soglia di €6.
Nella galassia di Roberto Colaninno male Seat Pagine Gialle, che ha perso lo -0,40%, riflette bene il momento di debolezza di tutto il comparto editoriale, che soffre a causa del rallentamento della raccolta pubblicitaria. Il titolo ha limato le perdite nel finale, ma ha chiuso debole.
In particolare, la Commissione Europea ha dato il via libera tecnico all’acquisizione della svedese Eniro, che opera nel settore degli elenchi telefonici nei paesi nordici e in Germania, da parte di Seat.
In forte calo ENI, il peggiore del Mib30, con forti scambi. Il titolo ha chiuso a €14,49 (-2,92%) e si è mosso in linea con il comparto petrolifero europeo, a causa del ridimensionamento del prezzo del petrolio, sceso sulla scia dell’aumento delle scorte petrolifere negli USA (Vedi Piazza Affari: Eni in calo come prezzo del greggio).
Tra i titoli industriali perde terreno Fiat (-1,29%) dopo che ieri sera S&P ha ridotto il rating a breve sul debito, portandolo da A2 a A3, a causa delle performance operative a finanziarie inferiori al resto del settore.
Male anche Pirelli, che ha chiuso a -0,52%, dopo le dichiarazioni del presidente, Marco Tronchetti Provera, sulla centralità delle fibre ottiche nel business Pirelli. Tronchetti Provera non ha fatto commenti specifici sulla statunitense Lucent, per la cui divisione cavi era emerso in passato un interesse del gruppo italiano.
SULL’ARGOMENTO VEDI ANCHE:
Piazza Affari: Pirelli destinata a soffrire.
Nel campo dei semiconduttori si è ripresa bene STMicroelectronics, che ha chiuso a €38,5 (+4,85%) sulla scia americana. Secondo alcuni operatori STMicroelectronics può offrire qualche buono spunto di crescita (Vedi Piazza Affari: STM, un futuro in altalena).
Montedison ha perso l’1,65%. Il titolo è in calo sebbene sia tornato al di sopra dei €3. I tre soci bancari di Montedison, Intesa Bci, Banca di Roma e San Paolo Imi, hanno siglato un accordo parasociale per gestire insieme il 13,12% del capitale della holding, una quota che potrebbe fare da ago della bilancia nell’affare Edf.
Le regine del Nuovo Mercato sono state Freedomland (+8,63%) e e.Planet (+9,79%). Per la prima domani e’ previsto il consiglio di amministrazione cui sarà sottoposto il piano per il risanamento della società, delineato dall’amministratore delegato Aldo Iacono, che prevede la divisione dell’azienda in tre rami.
La seconda ha beneficiato di alcune indiscrezioni rilanciate dalla stampa, secondo le quali alla cordata Cuneo-Sirti-Moratti dovrebbe unirsi anche un gruppo di imprenditori della zona di Prato. (Vedi La seconda volta di Eplanet e anche Piazza Affari: e.Planet regina del Nuovo Mercato ).
Male Gandalf (-3,96%), dopo l’accordo tra Alitalia e Air France. (Vedi Piazza Affari: Gandalf sotto il collocamento).
Tiscali chiude in crescita, con un +4,97% a €10,02. La partenza del titolo è stata molto debole, con il titolo che alle 11:00 aveva toccato quota €9,2. Non ci sono state particolari notizie sul titolo, ma il rimbalzo secondo i trader è stato frutto di ricoperture tecniche, sulla scia del rialzo del Nasdaq.
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