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WALL ST: CHIP PROTAGONISTA, NASDAQ +2,18%

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Wall Street presenta un andamento positivo dopo i buoni dati macroeconomici la cui spinta confortante annulla i cattivi effetti di PMC-Sierra Inc. (PMCS – Nasdaq) per il Nasdaq e Honeywell (HON – Nyse) per il Dow Jones.

La parte del leone la sta facendo il settore semiconduttori: il SOX (SOX), l’indice rapppresentativo e’ attualmente in rialzo del 4,96%.

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PMC-Sierra Inc. ha rivisto al ribasso le stime su utili e fatturato per il secondo trimestre dell’anno a causa del continuo indebolimento del mercato dei chip.

La societa’, specializzata nello sviluppo di semiconduttori per le telecomunicazioni, prevede ora di chiudere il trimestre con una perdita netta tra 7 e 9 centesimi per azione, ben superiore ai 2 centesimi di perdita attesi dal mercato (consensus First Call/Thomson Financial).

Il fatturato dovrebbe poi attestarsi tra $93 milioni e $95 milioni, al di sotto dei $102 milioni previsti dagli analisti (consensus First Call/Thomson Financial).

Sul fronte del Dow, Jack Welch, presidente di General Electric Co. (GE – Nyse), ha fatto sapere che l’offerta di Honeywell International di ridurre il prezzo di acquisto non “ha senso” per gli azionisti.

“Quello che la Commissione Europea vuole e’ cambiare l’obiettivo dell’operazione di fusione – ha scritto Welch in una lettera spedita ai vertici di Honeywell – la vostra proposta non ha alcun senso per i nostri azionisti”.

Questa mattina Honeywell aveva proposto di ridurre il prezzo dell’acquisizione in modo da permettere a GE di aumentare i disinvestimenti e accomodare le richieste dell’antitrust europea.

Sul fronte congiunturale invece, l’indice dei manager responsabili degli ordini di acquisto per le aziende dell’area di Chicago e’ aumentato a giugno da 38,7 a 44,4, segnando il livello piu’ alto dal dicembre scorso e superando le aspettative degli economisti.

L’indice sulla fiducia dei consumatori americani, compilato dall’Universita’ del Michigan, il cosiddetto “Michigan Sentiment”, ha segnato in giugno un rialzo a 92,6.

In aprile il dato era salito a 92, mentre a meta’ mese era stato comunicato a 91,6 per giugno.

Nota negativa invece dal PIL la cui terza revisione lo ha visto assestarsi sull’ 1,2%.