Sempre più usata la banconota più “cara” d’Europa, i 1.000 franchi svizzeri
La banconota dal taglio più grosso del mondo, quella da 1.000 franchi svizzeri, sta aumentando notevolmente la propria circolazione in seguito alla politica della banca centrale che ha disposto, come la Bce, tassi d’interesse negativi sui depositi. L’aumento è stato del 17% dal novembre 2014, il mese precedente all’implementazione dei tassi negativi.
Mentre in Europa si sta valutando l’abolizione della banconota da 500 euro, per via del suo utilizzo nelle transazioni illegali, la SNB ha dichiarato qualche giorno fa che, al contrario, la Svizzera non sta prendendo in considerazione il ritiro dalla circolazione della sua banconota più preziosa:
“l’alta proporzione di banconote di grosso taglio indica che non sono usate solo come strumento di pagamento ma anche come un importante riserva di valore”, aveva scritto la banca centrale elveticaa.
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Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.
In evidenza l’utlook sul settore assicurativo europeo per il 2025 firmato da S&P Global Ratings