Piazza Affari è tornata in negativo e si fa trovare a metà seduta con il Mibtel a -0,39%, il Mib30 a -0,48%, il Midex a -0,55%, il Numtel a -2,23%.
Il settore tecnologico è sofferente anche nel resto d’Europa, dove tutte le altre principali piazze attendono l’apertura di Wall Street, che ieri, lunedì, ha visto il Nasdaq chiudere in calo.
Oggi tuttavia la giornata americana sarà poco indicativa in quanto alla vigilia della festa dell’indipendenza, la borsa USA resterà aperta solo fino alle 19:00 ora italiana.
Il tema dominante è sempre Montedison (-6,41% a €2,86), con la guerra tra la Torino del gruppo Fiat che con i francesi di Edf ha lanciato un’offerta ostile su Montedison e la controllata Edison (-0,31% a €11,39), e la Milano di Mediobanca, che perde lo 0,54% a €13,06. (Vedi Opa su Montedison: speciale WSI)
In denaro Fiat che in questo momento è premiata con un +3,09% a €26. Nelle sale operative si scommette su nuove mosse di casa Agnelli, e il titolo è sostenuto anche da questo.
Nella guerra di posizione tra Fiat e Mediobanca, beneficia Banca di Roma (+0,57% a €3,86) anche sulle voci di possibili integrazioni con San Paolo Imi (Vedi sezione RUMORS che si trova sul menu in cima alla pagina).
Nel settore bancario Banca Intesa è in ribasso dell’1,37 a €4,18. Voci di mercato parlano delle mire dell’istituto su Generali, dopo che la banca ha fatto da tramite all’ingresso dei francesi di Edf nel panorama energetico italiano. Ora Intesa chiederebbe aiuto a Fiat.
Un altro tema forte di oggi e delle sedute precedenti è Olivetti (+1,19% a €2,22). Rumor di mercato ricominciano a scommettere su un’ipotesi Olimont, dall’integrazione tra Olivetti e Montedison.
Questo avverrebbe grazie a Fiat che secondo le indicazioni raccolte da Wall Street Italia ha ottenuto un credito di circa 40.000 miliardi di lire da Deutsche Bank, da spendere parte per l’opa su Montedison e parte per acquistare la quota dei soci bresciani in Bell.
Bell è la finanziaria lussemburghese azionista di riferimento di Olivetti.
Il numero uno di Olivetti, Roberto Colaninno, ha detto che “non passaremo la mano”, ma ha anche ricordato che “la società è contendibile”.
Nel settore delle telecomunicazioni, cresce TIM (+0,40% a €6,29), che si sta muovendo per l’assegnazione delle licenze UMTS (telefonini di terza generazione) in Grecia.
Telecom Italia guadagna lo 0,56% a €10,91.
ENI lascia l’1,72% a €14,18. Oggi sul mercato dei blocchi è passato di mano lo 0,81% del capitale ordinario, al prezzo di €
14,4 per azione.
In ribasso il titolo STMicroelectronics (-1,51% a €39,80) sulla scia della debolezza del Nasdaq e dei tecnologici (Vedi STM in calo, ignora accordo memoria flash)
Sul Nuovo Mercato cede terreno Tiscali (-3,63% a €9,14), mentre gli operatori si interrogano su cosa sta accadendo a e.planet, sospesa dalle contrattazioni dal 28 giugno scorso. (Vedi Nuovo Mercato: mistero su e.planet).
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