Citi, interessi inflazionati sulle carte di credito: multa da 3 milioni
L’Ufficio statunitense per la protezione finanziaria del consumatore ha annunciato martedì che CitiBank ha, per anni, venduto carte di credito sovrastimando i tassi d’interesse su 130mila conti; Citi dovrà pagare, pertanto una multa da 3 milioni di dollari e risarcire 5 milioni ai circa 2.100 clienti danneggiati. Nello specifico l’Ufficio contesta a Citi di aver sopravvalutato di circa l’1% il tasso annuo sui debiti contratti con le proprie carte di credito tra il 2010 e il 2013, senza aver dato adeguate informazioni alla clientela.
Citi, che non conferma né smentisce le accuse ha dichiarato di essere “lieta di risolvere i problemi sui debiti delle carte di credito emesse in una piccola percentuale dei conti”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.