Le raccomandazioni degli analisti potrebbero presto venire accompagnate da una maggiore trasparenza.
La National Association of Securities Dealers (NASD), la societa’ che gestisce il listino elettronico Nasdaq, ha proposto infatti nuove regole secondo le quali le societa’ di brokeraggio saranno costrette a dichiarare le relazioni d’affari con le societa’ seguite e la propria partecipazione e gli analisti dovranno rendere noto se detengono azioni delle societa’ raccomandate e quante ne posseggono.
Nel tentativo di eliminare i conflitti d’interesse e le controversie che hanno colpito l’industria negli ultimi mesi, il NASD sta considerando se imporre alle societa’ di Wall Street la trasparenza nel caso di una partecipazione di oltre il 5% delle aziende seguite, o se abbassare il limite all’1%.
La dichiarazione di possibili conflitti d’interesse dovrebbe poi essere applicata a tutti i documenti diffusi al pubblico e alle partecipazioni televisive di tutti i rappresentanti delle societa’ di brokeraggio.
Le nuove regole, che devono essere approvate dalla Securities and Exchange Commission, l’organo di controllo della borsa americana, andrebbero a sostituire quelle correnti che lasciano spazio all’incertezza.
Le societa’ di brokeraggio hanno infatti tradotto la normativa attuale nella frase fatta: “la societa’ ha o puo’ avere relazioni d’affari, comprese relazioni d’investimento bancario, con le societa’ di questo rapporto”.
Se approvate, le regole creerebbero un sistema a due livelli, con le societa’ di brokeraggio costrette a dichiarare la propria partecipazione nelle societa’ seguite quando rraggiunge l’1%, e gli investitori istituzionali costretti a dichiarare la propria partecipazione solo se arriva al 5% del pacchetto azionario di una societa’.
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