Martedì sera e.Planet ha definito una serie di accordi per portare a compimento il processo di ricapitalizzazione della società.
L’aumento di capitale sarà di €101,250 milioni. Le società che hanno deciso di sottoscrivere l’aumento di capitale sono AngelVentures, Holger van den Heuvel, Athena Private Equity, Sirti, Leonardo Lombardi, Cuneo e Associati e Dario Cassinelli.
IntesaBci collocherà e garantirà una quota dell’aumento di capitale per €50 milioni, mentre i nuovi investitori, insieme ai soci fondatori e a Dario Cassinelli, si sono impegnati a sottoscrivere una quota dell’aumento di capitale di almeno €51,250 milioni.
Saranno emmesse 101,25 milioni di azioni ordinarie dal valore nominale di €0,52, al prezzo di emissione di €1 per azione, che verranno offerte in opzione ai soci in ragione di 135 azioni nuove ogni 10 azioni possedute, valutando quindi il titolo ePlanet a €13,5 per azione.
Anche la Commissione della Consob ha confermato che esistono tutte le condizioni per l’esenzione dall’obbligo di promozione di un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni della società, condizione fondamentale per la riuscita della ricapitalizzazione.
Domani 5 luglio ci sarà l’assemblea di bilancio in cui il Cda presenterà le dimissioni;
Il titolo verrà riammesso alle contrattazioni, dopo una sospensione che durava dal 28 giugno, a quota €15, con un incremento del 9,79%
E.planet contende a Freedomland la palma di regina del Nuovo Mercato. Oggi il titolo è stato congelato al rialzo per cinque minuti alle 9:35 e poi sospeso a €17,7 (+9,87%). Il titolo aveva già mostrato segnali importanti di crescita nel mercato after-hour di ieri.
Dopo il fallimento della trattativa con la cordata Cairo-Benatti-Cuneo, nei giorni scorsi la società aveva presentato il piano stand alone.
Il 29 giugno scorso, il giorno nel quale il Cda doveva analizzare il piano di risanamento, il titolo aveva perso più del 3%, e qualche analista aveva avanzato l’ipotesi di chiusura per la società di via Ludovico il Moro.
Invece la buona performance di questi giorni potrebbe far pensare a una nuova cordata di acquirenti, allettati da un piano di ristrutturazione solido. Staremo a vedere.