L’economia della zona euro ha ricevuto qualche segnale incoraggiante dal calo dell’inflazione.
Questo importante elemento ha rafforzato il convincimento dei mercati che la Banca Centrale Europea (BCE) oggi alle 13:45 non taglierà i tassi d’interesse, e li lascierà invariati almeno fino ad agosto.
L’indice dei prezzi alla produzione industriale, uno degli indicatori della futura inflazione, è aumentato a maggio dello 0,2% rispetto ad aprile, e del 3,6% rispetto all’anno precedente. Ad aprile, l’aumento rispetto a marzo era stato dello 0,3%, quello annuale del 4,2%.
Il che suggerisce un calo dell’inflazione, dopo il picco del 3,4% registrato a maggio. Gli esperti della BCE sono certi che l’inflazione tornerà entro il tetto del 2% il prossimo anno.
Altri dati positivi vengono dall’indice Reuters-NTC che misura le attività commerciali dei servizi in zona euro. Il mese scorso l’indice è salito per la prima volta dall’aprile del 2000.
Anche se si è trattato di un aumento modesto (al 52,9 rispetto al 52,2 precedente), dimostra che le società di servizi europee hanno assorbito la congiuntura economica negativa meglio delle industrie manufatturiere, che a giugno hanno perso terreno per il terzo mese successivo, arrivando a un livello di attività ai minimi dal dicembre 1998.
L’ultimo dato sottolinea che è la Germania il vero tallone d’Achille di Eurolandia. L’indice relativo al settore dei servizi è sceso il mese scorso a 49,6 da 49,8, mentre in Francia è salito al 55,3 dal 53,6 e in Italia è salito al 56,8 dal 55,4. Il superamento di quota 50 indica una espansione.
Gli esperti adesso si chiedono se il trend positivo nel settore dei servizi possa portare un beneficio all’economia, se si pensa che la pessima perfomance della Germania, possa riflettersi su altri paesi.
Comunque, questi numeri stanno a significare che il rallentamento della zona euro ha toccato il suo apice nel secondo trimestre di quest’anno.
La BCE è convinta che la zona euro, benché afflitta dall’andamento economico negativo, quest’anno crescera in linea con il suo tasso annuale di crescita del 2,5%.
Queste indicazioni positive sull’inflazione danno alla BCE l’opportunità di abbassare i tassi d’interesse al 4,5%, una decisione che potrebbe il 2 agosto.