Cina taglia 1,8 milioni posti di lavoro in settori carbone e acciaio
L’industria del carbone e dell’acciaio della Cina subirà rispettivamente 1,3 milioni e 500mila licenziamenti, per fare fronte alla contrazione nella domanda globale, lo ha annunciato il ministro per le Risorse umane e la sicurezza sociale, Yin Weimin. Nel complesso i due settori industriali colpiti dai tagli impiegano circa 12 milioni di lavoratori, secondo l’Ufficio nazionale della statistica.
Il lavoratori, secondo quanto afferma il ministro, dovranno essere ricollocati, “un compito molto difficile, ma rimaniamo molto fiduciosi”. Il trasferimento dei lavoratori potrà contare sullo stanziamento di 100 miliardi di yuan (15,27 miliardi di dollari).
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.