ROMA (WSI) – Per la prima volta in assoluto, il Giappone ha venduto titoli di stato a scadenza decennale con tassi negativi. In poche parole, chi ha acquistato i bond emessi, non solo ha finanziato le casse dello stato, ma ha anche pagato per farlo.
Il governo giapponese ha venduto titoli sovrani per un valore di 2,2 trilioni di yen (l’equivalente di $20 miliardi), a tassi che, in media, si sono attestati a -0,024%. Stando a quanto riportato dal ministero del Tesoro, le richieste sono state pari a 3,2 l’ammontare emesso.
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Il Giappone aveva già venduto lo scorso mese bond con scadenza fino a cinque anni a tassi negativi per la prima volta dopo che la Bank of Japan, con una manovra straordinaria del 29 gennaio scorso, aveva annunciato l’introduzione dei tassi negativi.
Aumentano in questo contesto le preoccupazioni sul mercato giapponese dei bond sovrani, il secondo più grande al mondo. Stando a quanto riporta un articolo di Bloomberg, infatti, la volatilità del mercato – misurata dall’indice S&P/JPX JGB VIX è balzata a febbraio al record dal giugno del 2013.
Inoltre gli strategist di Barclays Akito Fukunaga e Naoya Oshikubo, hanno scritto in una nota diffusa lunedì che a loro avviso, si è verificato un “surriscaldamento dei tassi decennali”.
Tra l’altro la curva dei rendimenti dei bond giapponesi non è stata mai così piatta come alla fine della scorsa settimana, zavorrata dagli acquisti di bond da parte della Bank of Japan guidata dal governatore Haruhiko Kuroda: in particolare, il premio offerto dai decennali rispetto ai titoli a due anni si è ridotto ad appena 11,5 punti base.
Da segnalare che la banca centrale acquista ogni mese debito governativo per un valore fino a 12 trilioni di yen.
(Immagine: Bloomberg)
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