FCA: Marchionne nega rumor PSA. Su debito Italia: “Ue ha fatto scoperta America”
ROMA (WSI) – FCA non è in trattative con Peugeout-Citroen (PSA) per un eventuale accordo di fusione. A smentire le indiscrezioni lo stesso numero uno di FCA, Sergio Marchionne, al Salone dell’Auto, iniziato oggi a Ginevra. Marchionne ha risposto con un semplice “no” alla domanda dei giornalisti. L’amministratore delegato di FCA ha poi parlato di “buone condizioni” riguardo alla casa automobilistica Fiat-Chrysler.
“Non ho brutte notizie da dare. Preparatevi a una serie di lanci d’ora in poi. Per Alfa Romeo e Maserati ci sono scelte tecnologiche già compiute e da portare avanti”.
Di nuovo confermato il sostegno al governo Renzi.
“L’agenda delle riforme deve essere portata avanti, questo è essenziale per la credibilità del paese a livello internazionale”.
E sui rilievi dell’ Unione europea sul debito pubblico italiano:
“Hanno fatto la scoperta dell’America. Il debito italiano è in quelle condizioni da anni e la colpa non è di Renzi. E’ una cosa da gestire e bisogna ottenere di più attraverso il fisco: cerchiamo di far guadagnare le aziende, le persone che lavorano e alla fine il debito si ridurrà. E poi è necessario ridurre la spesa pubblica”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.