NEW YORK (WSI) – Fedele alla causa anche dopo la morte, Osama Bin Laden, il leader di Al Qaeda ucciso dalle forze speciali statunitensi nel 2011, avrebbe destinato 29 milioni di dollari alla causa della guerra santa. Un documento declassificato, scritto a mano da Bin Laden a fine anni Novanta, contiene infatti le disposizioni per l’utilizzo della somma di cui disponeva in Sudan; ne hanno avuto visione la rete Abc e l’agenzia Reuters.
Dei documenti entrati in possesso delle autorità americane dopo l’uccisione del leader di Al Qaeda molti devono ancora essere divulgati, mentre altri sono già stati resi pubblici dal maggio dell’anno scorso. I beneficiari hanno nomi e cognomi: uno sarebbe stato Mahfouz Ould al-Walid, nome di battaglia Abu Hafs al Mauritani, cui sarebbe spettato l’un per cento di quei 29 milioni.
“Gli ho promesso che l’avrei ricompensato se avesse rovesciato il governo del Sudan”, scrive Bin Laden nel documento. La stessa percentuale sarebbe invece stata destinata a un altro alleato di Osama, Engineer Abu Ibrahim al-Iraqi Sa’ad, che lo aiutò a stabilire la sua prima società in Sudan, la Wadi al-Aqiq.
I parenti più stretti di Bin Laden si sarebbero spartiti il resto della fortuna, con una raccomandazione chiara: usarli per la guerra santa. “Spero che i miei fratelli, sorelle e zie materne obbediranno alla mia volontà e spenderanno tutti i soldi he ho lasciati in Sudan per lo Jihad, per il bene di Allah”.
Resta poco chiaro il destinatario di questa lettera: sembra che Osama si stesse rivolgendo al padre, ma essendo quello naturale deceduto in un incidente aereo nel 1967, l’ipotesi è che si tratti di quello adottivo, Mohammad al-Attas.
Fonti: CNBC