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WALL STREET TUTTA IN RIALZO, PREVALE OTTIMISMO

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Indici in deciso rialzo a due ore dalla chiusura: il Nasdaq Composite mette a segno un guadagno di oltre l’1,6%, mentre il Dow Jones, nonostante lo scivolone dopo il dowgrade che ha colpito Microsoft (MSFT – Nasdaq), si e’ risollevato superando la soglia psicologica dei 10.300 punti.

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Ad influire positivamente, la buona performance di AT&T (T – Nasdaq), dopo l’offerta di acquisto della divisione broadband da parte di Comcast (CMCSK – Nasdaq), e i commenti di Merrill Lynch su un probabile fondo per l’economia USA.

Gli analisti della prestigiosa banca d’investimento sostengono infatti che l’economia americana sia vicina a raggiungere il fondo e che si prepari a una decisa ripresa nel quarto trimestre dell’anno.

Nonostante permangano rischi di rallentamento, Merrill Lynch e’ infatti convinta che segnali incorragianti stiano arrivando sia dal settore manifatturiero che dal mercato del lavoro; il primo sembra aver interrotto “l’emorragia che ha caratterizzato gli ultimi mesi”, mentre il secondo si sta stabilizzando.

Un contributo – dice Merrill Lynch – dovrebbe anche giungere dai sei tagli consecuti operati dalla Federal Reserve sui tassi d’interesse, mentre un’ulteriore riduzione del costo del denaro di 25 punti base e’ prevista in occasione del prossimo meeting in agenda il 21 agosto.

Bene in generale tutti i comparti del settore high tech, si fanno notare i guadagni di EMC (EMC – Nyse), protagonista venerdi’ scorso di un ‘profit warning’, e Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq). Queste sono due dei titoli che guidano le performance del tracking stock dell’indice Nasdaq 100, o QQQ, che segna ora +2%.

“La carneficina della scorsa settimana ha creato condizioni di ipervenduto, e alcuni stanno cercando di approfittarne – sostiene Larry Wachtel, analista di Prudential Securities – A minare la situazione saranno ora gli utili aziendali che pioveranno sui mercati in questi giorni e nelle prossime settimane”.

Ed e’ proprio sui bilanci delle societa’ americane che gli investitori decideranno gran parte delle loro strategie. Secondo i dati raccolti da First Call/Thomson Financial, fino ad ora ben 730 societa’ hanno fatto sapere che i bilanci saranno inferiori a quanto anticipato.

Per quanto negativo questo possa apparire, il dato e’ per ora del 10% inferiore alle 816 societa’ che avevano lanciato ‘profit warning’ nei primi tre mesi del 2001. Nonostante l’alto numero di allarmi utili, il dato di First Call sembra dare una luce di speranza agli investitori che sperano in una ripresa degli utili aziendali nei prossimi mesi.

Gli analisti si interrogano infatti su quali siano le prospettive future e se il trimestre attuale rappresenti il fondo. Questo vorrebbe dire che i prossimi mesi non saranno cosi’ negativi come i primi mesi del 2001.

“Vi sono meno profit warning – ha detto Alfred Kugel, senior investment strategist di Stein Roe & Farnham – e alcune societa’ sono state in grado anche di alzare le loro stime per il trimestre”.

Una luce di speranza proviene anche dagli ultimi dati pubblicati dalla National Association for Business Economics (NABE).

Nonostante permangano rischi di recessione, il NABE ha dichiarato che un crescente numero di societa’ americane ritengono che gli investimenti in conto capitale – come infrastrutture, macchinari, software e beni immobili – aumenteranno nei prossimi sei mesi dando una forte spinta per la crescita economica.