Analisti Mirabaud: improbabile recessione Usa
Mirabaud Asset Management, in uno scenario per i mercati globali che si preannuncia ancora volatile ha comunicato che diversi fattori dovrebbero, man mano, moderare i nervosismi dei listini.
“Riteniamo improbabile uno scenario di recessione globale; i dati macro, come ad esempio gli indici Pmi sulla produzione, mostrano che l’economia non è in una fase di recessione” afferma Gero Jung, capo economista di Mirabaud AM, “per quanto riguarda le altre variabili sotto i riflettori dei mercati l’eccesso di offerta di petrolio impedirà un rialzo marcato dei prezzi, ma la stabilizzazione delle quotazioni pare probabile. Negli Stati Uniti, i timori di recessione sembrano esagerati, a fronte di quello che si configura come un rallentamento dell’economia”.
All’orizzonte europeo, inoltre, non dovrebbero mostrarsi crisi bancarie: “Non siamo nel 2008, è importante tenerlo bene a mente ed escludiamo quindi uno scenario in stile Lehman”, aggiunge Jung.
Dal punto di vista operativo Mirabaud punta sull’azionario dell’Eurozona, in virtù di “valutazioni più economiche” rispetto agli Stati Uniti.“I dati continuano a indicare una prosecuzione della ripresa economica nell’Eurozona”, spiega David Basola, Responsabile per il mercato Italia di Mirabaud AM, “in particolare le indagini sui nuovi ordini segnalano come le prospettive di crescita futura restino intatte”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.