NEW YORK (WSI) – L’ISIS, il gruppo terroristico dello Stato Islamico, guadagnerebbero circa 25 milioni di dollari al mese tramite le operazione finanziare nel mercato delle valute. Lo riportano esperti del settore citati dalla CNBC.
Di fronte alla commissione parlamentare inglese, il gruppo di esperti ha riferito che, oltre a guadagnare grazie al petrolio, le tasse e le estorsioni, l’ISIS sta sfruttando la mancanza di controllo nei mercati finanziari Medio Oriente per investire nel mercato delle valute, guadagnando milioni al mese.
Come? Secondo il resoconto fatto da David Butter dell’Istituto di politica Chatham House davanti alla commissione, riunitasi a febbraio, ma i cui contenuti sono trapelati solo nella giornata di ieri, i jihadisti investono nei mercati valutari del Medio Oriente il denaro rubato nelle banche della città irachena di Mosul, conquistata nel giugno del 2014, pari a circa 429 milioni di dollari, ma anche quello spillato dalle pensioni che il governo di Baghdad continua a versare ai funzionari che vivono nelle zone controllate dall’Isis.
In pratica, secondo le ricostruzioni, il denaro saccheggiato dall’Isis viene mandato nella banche giordane e rimesso in circolo attraverso Baghdad.
I profitti vengono quindi fatti arrivare nelle casse dell’Isis con il sistema noto come hawala, un sistema informale che consente pagamenti in contanti attraverso mediatori presenti nei Paesi del Medio Oriente.
Fonte: Cnbc