Negli Stati Uniti e’ sorto il problema di riclassificare i fondi di investimento secondo nuove metodologie. Infatti per alcuni i criteri secondo cui sono raggruppati i fondi non si adattano piu’ alla situazione corrente.
Per Chris Acito, direttore generale di Barra Strategic Consulting, gli investitori stanno avendo un disservizio.
Un esempio e’ il fondo Vanguard Growth & Income, classificato come portafoglio “value” (titoli a bassa intensita’ di crescita, ma con una solida storia alle spalle), su cui l’anno scorso molti investitori decisero di passare, abbandonando i fondi di investimento specializzati sui tecnologici, le cui quotazioni erano alle stelle.
Tale fondo fino ad allora era stato tra i migliori della propria categoria secondo tutti gli orizzonti temporali: a 1 anno, a 3 anni, a 5 anni e a 10 anni.
In un anno in cui le azioni difensive hanno tenuto decisamente meglio rispetto ai titoli tecnologici, il fondo e’ stato tra i peggiori della propria categoria.
Per ovviare a questo problema Morningstar, societa’ di rating di fondi, ha introdotto dei nuovi criteri di classificazione. Ha deciso infatti di raggruppare i fondi in base al rapporto prezzo-utili e al rapporto prezzo-capitale sociale. Inoltre e’ in procinto di introdurre altri due criteri di valutazione: il rapporto tra prezzo e utili stimati e il rapporto tra prezzo e flusso di cassa.
Usando ad esempio il rapporto prezzo-utili, Morningstar ha notato come alcuni fondi della categoria “value” rientravano in realta’ nella categoria dei fondi piu’ rischiosi. Al contrario alcuni fondi considerati rischiosi presentavano un basso rapporto prezzo-utili, allineandosi ai fondi “value”.