ROMA (WSI) – Colpo di scena nella questione tanto discussa dei mutui sulla casa. Il Governo guidato da Renzi fa marcia indietro e cancella le famose 7 rate non pagate che fanno scattare la morosità e la possibilità per la banca di vendere immediatamente l’immobile senza più il passaggio in tribunale: ora saranno 18.
Ad assicurarlo i deputati del partito democratico in Commissione finanze e in particolare il relatore alla Camera Giovanni Sanga ha affermato:
“E’ considerato inadempimento la morosità di almeno 18 rate. In caso di inadempimento la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore. La scelta delle 18 rate è stata fatta in base alla normativa già esistente, che prevede appunto la possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate sul mutuo prima casa“.
Una novità che arriva subito dopo le ultime bagarre avvenute in Parlamento dal Movimento 5 stelle che hanno causato la sospensione di molti deputati pentastellati per aver sventolato cartelli in Aula con su scritto “La casa non si tocca”. È la prima volta che una condotta del genere viene sanzionata in Parlamento. “Proteste strumentali del Movimento 5 stelle”, così le ha definite Ettore Rosato presidente dei deputati Dem.
“Ingenerare preoccupazioni sui cittadini sui mutui è inutile, dannoso, fuorviante ed è teso unicamente a creare motivi di tensione da parte di una forza politica, il M5s, che ha la demolizione nel suo Dna”.
Ma i pentastellati non si danno per vinti e tramite Luigi di Maio vanno all’attacco del rappresentante dell’economia di via XX Settembre.
“Diamo a Padoan 24 ore per dirci che ritira il decreto legislativo sui mutui altrimenti continueremo la nostra battaglia (…) Il governo, beccato dal M5S con le mani nella marmellata, sta provando a pulirsele come può, facendosi aiutare dalla maggioranza. I palliativi presentati oggi dal Pd sono una toppa che non copre il buco (…) Stanno trasformando le banche in giudici e in agenti immobiliari”.