Basilea 4? Alert da Federcasse su impatto su credito ed economia
ROMA (WSI) – Federcasse lancia l’alert sull’impatto che un eventuale Basilea 4 avrebbe su un contesto economico di fragile ripresa e sul credito delle banche all’economia reale. Nel corso di un’audizione alla commissione finanze del Senato, Federcasse sottolinea che:
“I timori per Basilea 4 non sono soltanto relativi ai pesanti oneri amministrativi derivanti dall’adeguamento ad una nuova ulteriore normativa”, ma riguardano anche il “rischio che gli standard prevedano un assorbimento patrimoniale per i titoli di Stato e che si esageri nel rendere più stringenti i criteri di valutazione del credito deteriorato”.
Di fatto, aggiunge Federcasse:
“l’introduzione di una norma che imponga alle banche un assorbimento patrimoniale inversamente proporzionale al rating dello Stato emittente è una misura inaccettabile sotto il profilo sia politico sia di sostenibilità tecnica con imprevedibili ripercussioni anche sugli equilibri di finanza pubblica e sul rischio di una crescente dipendenza del bilancio dello Stato da soggetti esterni”.
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L’operazione è stata completata nel rispetto delle normative Antitrust e Golden Power
A settembre, il fatturato dell’industria italiana ha subito una flessione sia in termini congiunturali che tendenziali, segnando il quinto calo consecutivo. I dati mostrano una diminuzione dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua il calo è del 5,7% in valore e del 4,7% in volume.
Le borse di Hong Kong e Shanghai terminano il mese di novembre con risultati contrastanti. Nonostante le incertezze economiche, l’indice Hang Seng vede una crescita costante nel 2023, mentre Shanghai registra un leggero aumento mensile.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Svizzera ha registrato una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre, un rallentamento rispetto al trimestre precedente. Il Ministero dell’Economia ha confermato i dati precedenti, indicando che il calo è dovuto a una diminuzione dei consumi delle famiglie e degli investimenti nelle costruzioni, oltre a un rallentamento nel settore chimico-farmaceutico.