Cina: boom prezzi alimentari. Ma inflazione alla produzione giù per 47esimo mese
ROMA (WSI) – Novità dal fronte economico della Cina, dove sono stati diffusi i dati sull’inflazione. Dati che hanno mostrato uno scenario contrastato.
Da un lato, l’inflazione misurata dall’indice dei prezzi al consumo è salita +2,3% su base annua, a un tasso dunque più elevato rispetto all’1,8% di gennaio e ben al di sopra delle attese di Reuters, di un aumento dell’1,9%. Focus soprattutto sui prezzi dei beni alimentari, che sono balzati a un tasso annuo del 7,3%, al record in quattro anni.
Reuters fa notare come la crescita sia stata la più forte, su base annua, dal luglio del 2014. Tuttavia secondo Julie Wang, economista per la Cina presso HSBC, è improbabile che l’aumento delle pressioni inflazionistiche incida sulle politiche monetarie della banca centrale cinese, che a suo avviso rimarranno espansive, “al fine di sostenere la crescita”.
Inoltre, a fronte del trend dei prezzi al consumo l’indice dei prezzi alla produzione della Cina, pubblicato anch’esso oggi, è sceso per il 47esimo mese consecutivo, segnando un calo -4,9%.
Di seguito il grafico con il trend CPI (Consumer Price Index, ovvero Indice dei prezzi al consumo) e PPI (Producer Price Index), ovvero indice dei prezzi alla produzione.
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