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FARE SOLDI CON I NUOVI INDICI MSCI

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Il ribaltone degli indici globali, annunciato dalla banca d’affari Morgan Stanley lo scorso 19 maggio, ha causato confusione, volatilita’ e nuove occasioni di profitto per gli investitori piu’ attenti.
Lo ha detto a Wall Street Italia Silvio Lotufo, specialista nelle strategie di portafoglio presso la banca d’investimento Merrill Lynch a New York.

Gli indici internazionali “Morgan Stanley Capital International” (MSCI), sono il benchmark – o misura di riferimento – globale per moltissimi gestori di fondi di investimento, e per un grande mercato di strumenti finanziari derivati (futures e options) relativi a questi indici.

Cambiando la struttura di questi indici per riflettere il flottante dei titoli (il numero cioe’ delle azioni disponibili alle contrattazioni), piuttosto che quello delle azioni emesse, Morgan Stanley ha di fatto obbligato i gestori dei fondi a cambiare il proprio portafoglio.

Per seguire strettamente la performance dell’indice, infatti, questi ultimi si troveranno spinti a vendere molti titoli eliminati dall’indice e ad acquistare quelli che vi sono appena entrati.

La banca ha deciso di rendere effettivo il cambiamento dell’indice tradizionale per una meta’ entro il novembre di quest’anno, e per l’altra meta’ entro il maggio 2002.

Intanto, pero’, dal 31 maggio scorso ha gia’ emesso un “Provisional Index”, un indice temporaneo nuovo e gia’ completo che i fondi possono cominciare a seguire da subito.

Wall Street Italia ha chiesto a Lotufo (ML) di spiegare piu’ in dettaglio cosa significano questi cambiamenti per gli investitori.

WSI: Quale sara’ l’impatto del ribaltone degli indici in termini di flusso di capitali?

ML: Merrill Lynch stima che i fondi indicizzati che seguono strettamente l’indice dovrebbero muovere circa $120 miliardi sul mercato. Bisogna pero’ tener conto che questi fondi costituiscono solo il 10% del totale, e che i fondi “attivi” [gestiti da un manager che fa scelte proprie non rispecchianti necessariamente la composizione dell’indice, NDR] potrebbero gia’ avere in portafoglio molti titoli cha faranno parte dei nuovi MSCI, e quindi non avranno bisogno di acquistare o vendere. Inoltre, molte famiglie di fondi hanno attivita’ sia passive [fondi indicizzati], sia attive, quindi finirebbero per trasferire denaro al proprio interno senza che questi titoli finiscano sul mercato. Globalmente, Merrill Lynch stima che il flusso totale di liquidi arrivi a $5.900 miliardi.

WSI: sugli indici MSCI si muove anche un cospicuo mercato di derivati. Cosa cambia per questo settore?

ML: molti operatori hanno gia’ cominciato ad aggiustare le proprie posizioni sui futures dei nuovi titoli entranti negli indici MSCI e continueranno a farlo per tutto il periodo di transizione fino al maggio del 2002, sfruttando l’alta volatilita’ prodotta dal cambiamento graduale. Inoltre, il mercato delle opzioni dovrebbe registrare un certo movimento per le strategie di “hedging” legate agli indici, nello stesso periodo. Probabilmente i derivati piu’ interessati da questo cambiamento saranno quelli relativi agli indici EAFE (Europe, Australasia, Far East), cioe’ in tutto il mondo escludendo il Nord America.

WSI: l’uso simultaneo degli indici MSCI tradizionali e di quelli “Provisional” durante il periodo di transizione sta causando molta confusione…

ML: Un punto azzeccatissimo. Questa la ragione: secondo Morgan Stanley gli indici Provisional dovrebbero performare meglio di quelli tradizionali PER DEFINIZIONE. Ma non e’ necessariamente cosi! Per esempio, l’1 e il 4 giugno ho dato un’occhiata agli indici Italia tradizionale e “provisional”, e ho notato che inizialmente il “provisional” era leggermente negativo rispetto all’altro! Il che non vuol dire che, complessivamente, il calcolo non funzioni. Solo che l’indice non e’ cosi’ lapalissiano come pubblicizzato dai suoi creatori. Piu’ in generale, ci sono due fattori che determineranno quale dei due indici avra’ la performance relativa migliore: 1) il flusso tecnico di liquidita’ (in uscita sui titoli allo scoperto, e in entrata sui titoli in acquisto); 2) i fondamentali (variano da nazione a nazione, con un impatto diverso sugli indici a seconda delle regioni geografiche).

WSI: in sostanza, qual è il modo di fare i soldi su questo cambiamento degli indici MSCI?

ML: Diversi modi. 1) Innanzitutto, molti investitori istituzionali, ma anche quelli singoli, stanno acquistando a man bassa i titoli che entreranno a far parte degli indici una volta che il cambiamento definitivo avra’ luogo. Questo perche’ riconvertire le attivita’ dei fondi all’indice “provisional” non e’ semplice e molti fondi decideranno di attendere novembre per ribilanciare il portafoglio. 2) Un secondo modo e’ acquistare a basso costo i titoli che i fondi dovranno scaricare a causa del riaggiustamento. Questo perche’ la vendita di questi titoli non rispecchia necessariamente fondamentali negativi per un titolo, ma un semplice peso tecnico nell’indice. Per esempio, il peso di ENEL diminuira’ nell’indice Italia. Ma mi sembra che abbia fondamentali buoni, e quindi potrebbe essere un ottimo acquisto se un investitore e’ convinto che registrera’ una performance positiva in futuro indipendentemente dall’appartenenza all’indice MSCI.

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