Mib30, supporto importante a 36.200.
CAC40, positiva la rottura di area 5.100.
DAX, tenuta di area 6.000.
Eurostoxx: occhio al supporto 4.000.
INDICE |
VAR. % LAST WEEK |
VAR. INIZIO ANNO |
VAR. LAST 12 |
Mib30 |
-0,74 |
-16.67 |
-24.95 |
Cac40 |
0,52 |
-15,21 |
-23,68 |
Dax |
1,12 |
-7,86 |
-17,62 |
FTSE |
1,05 |
-11,02 |
-14,50 |
EUROSTOXX50 |
-0,32 |
-15,25 |
-23,68 |
MIB30
I segnali contrastanti che provengono dagli States non servono a mantenere viva l’atenzione sul mercato italiano che si muove con volumi in deciso calo verso il supporto a 36.200, e soprattutto, 36.000.
I temi speculativi che avevano caratterizzato la scorsa settimana hanno perso di vigore una volta esauritasi la novità; la solita eccezione si conferma Enel in attesa dell’asta per l’aggiudicazione della prima Genco.
La crisi argentina impatta direttamente su tutte le aziende con investimenti cospicui in SudAmerica, tra cui Fiat, Parmalat ed Intesa BCI.
I corsi si trovano a circa 200 punti dai minimi di marzo e non appaiono elementi certi che facciamo ritenere conclusa questa fase così delicata dei mercati.
Dal mese di marzo la reazione messa a segno da quasi tutti gli indici azionari mondiali venne sostenuta dalle aspettative di una ripresa rapida e veloce della crescita economica (la famigerata ripresa a V); ora la questione appare più delicata.
La sostanziale tenuta di area 36.200 potrebbe indurre ad effettuare operazioni aggressive in acquisto, ma si consiglia di mantenere un atteggiamento decisamente prudente, date le indicazioni che provengono dagli altri mercati azionari europei e mondiali.
I prezzi rimangono all’interno del trend ribassista di medio periodo che contraddistingue le quotazioni, nonché all’interno del trend ribassista di breve, pur mantenendosi all’interno della fascia di oscillazione determinata dalle Bollinger Bands:
indicazioni univoche, su scala settimanale e giornaliera, di maggior prudenza provengono dall’analisi degli oscillatori laddove non sono evidenziati segnali di inversione.
La tenuta di area 36.000 rappresenta così un elemento basilare per mantenere aperta una chance di ripresa; ripresa che obbligatoriamente si considera valida con un recupero rapido di area 36.500 dapprima, base per trading particolarmente speculativi, e successivamente 37.000.
Il ritorno, evidentemente non ancora ipotizzabile, sopra 37.000 consente trading meno aggressivi con obiettivi ravvicinati a 38.000, che se raggiunti e consolidati offrono lo spazio per nuovi acquisti.
Viceversa, il ritorno a 36.000 e la successiva rottura del supporto potrebbero dare il via ad una formazione di testa e spalle ribassista.
SUPPORTO |
VALORE |
RESIST. |
VALORE |
S1 |
36200 |
R1 |
36400 |
S2 |
36100 |
R2 |
36500 |
S3 |
36000 |
R3 |
37000 |
EUROSTOXX50
Sino alla fine del mese di giugno i prezzi si erano mantenuti sopra la trendline superiore del canale ribassista di medio periodo, e soprattutto intorno ad area 4.200 punti, che rappresentava la parte inferiore di un trading range di circa 200 punti tra il livello inferiore appena indicato e 4.400 punti.
Diventa basilare come per il Mib30 il supporto di area 36.000, la tenuta di area 4.000.
Gli oscillatori appaiono tutti orientati negativamente e non vi sono segnali di inversione significative, né tantomeno vengono evidenziate divergenze positive.
I volumi si sono mantenuti nella media di periodo, nonostante il periodo estivo.
Per impostare nuove operazioni di trading si consiglia di attendere un miglioramento del quadro grafico con la rottura di area 4.200 punti.
Per queste operazioni si possono impostare livelli di stop loss intorno a 4.00 punti quale soglia psicologica e grafica per chiudere le operazioni in essere.
SUPPORTO |
VALORE |
RESIST. |
VALORE |
S1 |
4000 |
R1 |
4100 |
S2 |
3900 |
R2 |
4200 |
S3 |
3850 |
R3 |
4400 |
CAC40
Situazione delicata anche per le blue chips francesi alle prese con le difficoltà di Alcatel, parzialmente compensata dai titoli energetici e soprattutto dai titoli anticiclici come quelli del settore alimentare qui rappresentati.
Indicazioni di prudenza vengono dagli oscillatori, mentre per nuovi acquisti si consiglia di attendere la rottura al rialzo di area 5.100 per trading aggressivi, ma soprattutto di area 5.200.
SUPPORTO |
VALORE |
RESIST. |
VALORE |
S1 |
5000 |
R1 |
5200 |
S2 |
4950 |
R2 |
5300 |
S3 |
4800 |
R3 |
5500 |
DAX
Le difficoltà del settore telefonico (Deutsche Telekom) e del settore dei semiconduttori hanno proiettato i corsi sotto un supporto importante posto a 6.000 punti, facendo chiudere le contrattazioni a 5.853 punti.
Ciò è avvenuto nonostante il buon riscontro del mercato dall’aumento di capitale di Infineon, unito alle ben note paure sul settore del software rappresentato da Sap, nonché alle difficoltà macro.
Il mercato tedesco, che chiude più tardi rispetto agli altri listini europei, ha perciò subito in modo più massiccio la seduta pesante del Nasdaq.
Prima di aprire nuove operazioni in acquisto appare d’obbligo attendere il ritorno e la tenuta di questo supporto.
Anche le indicazioni di pressione da parte delle vendite che giungono dall’analisi degli oscillatori vanno in questa direzione, senza che vengano evidenziati segnali di ipervenduto o di inversione, né che si vengano a formare figure caratteristiche di inversione.
SUPPORTO |
VALORE |
RESIST. |
VALORE |
S1 |
5800 |
R1 |
5950 |
S2 |
5750 |
R2 |
6000 |
S3 |
5700 |
R3 |
6150 |