Vendite in Asia dopo Bank of Japan. Tokyo -0,68%
ROMA (WSI) – Borsa di Tokyo in ribasso, con l’indice Nikkei 225 che ha ceduto -0,68% a 17.117,07 punti, dopo il nulla di fatto della Bank of Japan, che ha deciso di mantenere invariata la propria politica monetaria. A cedere sul listino sono stati soprattutto i titoli delle società di export, tra cui Nissan e Toyota.
Dopo l’annuncio della decisione della Bank of Japan, lo yen si è infatti rafforzato, con il rapporto di cambio dollaro/yen sceso ulteriormente sotto quota JPY 114, a JPY 113,42 circa.
Tra gli altri listini azionari, Hong Kong -0,80%, male soprattutto Sidney con -1,43%, mentre Shanghai, dopo una perdita iniziale, è in lieve rialzo. Seoul in rosso -0,12%.
Riguardo allo yuan, la valuta cinese si è lievemente indebolita nei confronti del dollaro, con il rapporto dollaro/yuan salito +0,11% a 6,5055. Prima dell’avvio della seduta, la banca centrale People’s Bank of China aveva fissato il cambio a 6,5079, rispetto ai 6,4913 di lunedì.
In generale, l’indice dell’area del Pacifico MSCI Asia-Pacific escluso il Giappone ha chiuso in calo -0,7%, vicino ai minimi della sessione e ritracciando dai massimi in due mesi e mezzo testati alla vigilia.
Focus anche sulla pubblicazione, durante la sessione, delle minute della Reserve Bank of Australia, relative alla riunione di marzo, con la banca centrale dell’Australia che ha affermato di intravedere “prospettive ragionevoli” per una continua crescita dell’economia.
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