Valeant rischia default bond, titolo in picchiata (-42%)
NEW YORK (WSI) – Crolla a Wall Street il titolo Valeant Pharmaceuticals International: il colosso farmaceutico canadese ha tagliato le stime per il trimestre in corso, ha riportato perdite inattese negli ultimi tre mesi del 2015 e ha messo in guardia contro il possibile default dei propri bond. Tutto questo sta pesando sul titolo, che alla Borsa Usa perde al momento il 42% e cede più dell’80% dal massimo dello scorso 5 agosto.
Valeant ha fatto sapere che, per evitare il default, dovrà trovare un accordo con i creditori per prorogare la scadenza per la presentazione del rapporto annuale 2015 (oggi ha presentato conti preliminari non verificati).
Sui conti della società continuano a pesare i problemi avuti con la distribuzione di medicinali a Philidor: a ottobre era scoppiato lo scandalo per possibili frodi messe in atto dalla catena di farmacie specializzate, che vendeva prodotti Valeant e su cui il gruppo farmaceutico aveva un’opzione d’acquisto.
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I prezzi del gas in Europa sono saliti il primo giorno di trading dell’anno a seguito della perdita di una rotta di approvvigionamento chiave e di temperature glaciali nel nord della regione, unitamente a un’interruzione non pianificata in Norvegia.
Tesla ha registrato un calo nelle vendite annuali di veicoli per la prima volta in più di dieci anni, malgrado un record nel quarto trimestre.
Inizia l’anno con un’apertura positiva per Wall Street, con gli indici principali che mostrano guadagni significativi. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato aumenti notevoli grazie a un’economia forte e alla crescita dei titoli tecnologici legati all’intelligenza artificiale.
Negli Stati Uniti, le richieste di sussidi di disoccupazione hanno registrato un calo significativo, superando le aspettative degli analisti. Il numero di nuove richieste è sceso a 211.000, mentre il dato precedente è stato rivisto a 220.000. Durante la pandemia, le richieste avevano raggiunto un picco di 6,9 milioni. Anche il numero complessivo di beneficiari è diminuito, segnalando un possibile miglioramento del mercato del lavoro.