Petrolio rimbalza su voci vertice produttori, anche senza Iran
Sui mercati le quotazioni del petrolio rimbalzano dopo la due giorni peggiore da un mese a questa parte. Ad aiutare la risalita dei prezzi hanno contribuito i nuovi dati sulle scorte americane, che sono cresciute meno del previsto. Il Brent e il Wti guadagnano terreno, ma i contratti stanno perdendo slancio dopo aver realizzato un balzo di anche l’1%. Al momento il contratto scambiato a Londra sale dello 0,28% a 38,85 dollari al barile.
I prezzi sono sostenuti anche da una indiscrezione di Reuters. Un vertice tra i maggiori paesi esportatori di greggio, membri dell’Opec e non, circa un congelamento coordinato della produzione si terrà a metà aprile con o senza l’Iran, secondo quanto riferito all’agenzia stampa da alcune fonti informate sui fatti.
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Finale incerto per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando le riunioni delle banche centrali. Acquisti su Saipem e Unipol
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico a 41.733,97 punti, registrando un aumento dello 0,8%. Tuttavia, il calo di Apple ha influenzato il mercato, con il titolo in ribasso del 2,6%. Anche lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno mostrato perdite.
Ferrari ha recentemente acquistato azioni proprie su Euronext Milan e New York Stock Exchange, parte di un programma di riacquisto di azioni da 250 milioni di euro. Questo è un segmento di un progetto più ampio da 2 miliardi di euro, da completare entro il 2026. Nonostante l’operazione, il titolo Ferrari ha registrato un calo dell’1,60% a Milano.
Inizio settimana contrastato per Wall Street, con l’attenzione rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Anche le banche centrali di Regno Unito e Giappone si riuniranno nei prossimi giorni.