Bene immobiliare Usa, giù produzione industriale
ROMA (WSI) – Nel mese di febbraio, la costruzione di nuove case negli Stati Uniti è balzata al record in cinque mesi, sostenuta dall’incremento più forte della costruzione di unità monofamiliari, in ben nove anni, ovvero dal 2007. Un dato positivo dal fronte macroeconomico Usa a cui è seguita tuttavia, dopo pochi minuti, la pubblicazione della produzione industriale, che è tornata a scendere.
Iniziando con il dato relativo all’avvio di nuovi cantieri – attinente alle costruzioni appunto di nuove case -, questi sono saliti del 5,2%, a 1,18 milioni di unità su base annua, meglio delle 1,15 milioni di unità attese dal consensus. Il ritmo veloce delle costruzioni indica che il mercato immobiliare rimane uno dei migliori segmenti dell’economia Usa, e che dunque dovrebbe sostenere la crescita del 2016.
Boom soprattutto per la costruzione di nuove case monofamiliari. In questo caso il rialzo è stato +7,2%, a un tasso annuo di 822.000 unità, al record dal novembre del 2007, un mese prima dell’inizio della Grande Recessione.
I permessi per le costruzioni, inoltre – che monitorano il trend della domanda futura di costruzioni, sono avanzati di +3,2% al tasso annuo di 1,17 milioni di unità. Da segnalare che i permessi sono superiori +6,3% rispetto ai livelli di un anno fa.
Meno confortante il dato sulla produzione di industriale, che è tornata a scendere -0,5% a febbraio, causa i cali dell’output soprattutto nei settori delle utility e minerario. Gli analisti avevano previsto una flessione maggiore, pari a -0,6%. Il dato di gennaio è stato rivisto al ribasso a +0,8%, dal +0,9% inizialmente reso noto.
Si tratta della quarta flessione della produzione negli ultimi cinque mesi. Su base annua, la produzione industriale è scesa -1%.
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