Bank of England, tassi invariati. Sono fermi da 84 mesi
Come da previsioni la Banca d’Inghilterra ha mantenuto fermi i tassi d’interesse allo 0,5%. I tassi sono fermi dal marzo 2009: 84 mesi, un nuovo record.
Il voto del Board, da quanto emerge dal comunicato, è stato unanime. Il consenso degli economisti interpellati da Reuters era stato altrettanto unanime nel prevedere tale decisione.
Le aspettative del mercato, adesso, si muovono nella direzione di un rialzo nel prossimo futuro.
La banca centrale britannica ha ripetuto che nei prossimi due anni sarà probabile avere un rialzo dei tassi, con gradualità, viste le possibili forze contrarie.
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A settembre, il fatturato dell’industria italiana ha subito una flessione sia in termini congiunturali che tendenziali, segnando il quinto calo consecutivo. I dati mostrano una diminuzione dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua il calo è del 5,7% in valore e del 4,7% in volume.
Le borse di Hong Kong e Shanghai terminano il mese di novembre con risultati contrastanti. Nonostante le incertezze economiche, l’indice Hang Seng vede una crescita costante nel 2023, mentre Shanghai registra un leggero aumento mensile.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Svizzera ha registrato una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre, un rallentamento rispetto al trimestre precedente. Il Ministero dell’Economia ha confermato i dati precedenti, indicando che il calo è dovuto a una diminuzione dei consumi delle famiglie e degli investimenti nelle costruzioni, oltre a un rallentamento nel settore chimico-farmaceutico.
Il MoU si propone di effettuare attività di ricerca e sviluppo nelle aree geografiche di comune interesse, inclusi alcuni Paesi coinvolti dal Piano Mattei