Mutui, il tasso fisso resta il preferito a febbraio
Gli italiani continuano a preferire il mutuo a tasso fisso: secondo l’Osservatorio sul mercato dei mutui, condotto da MutuiOnline.it, il tasso fisso è stato scelto a febbraio nel 74,3% dei casi contro il 22% del tasso variabile. La durata più frequente, invece, è quella ventennale (26,3%), seguita da quella di 15 anni (23,9%).
Per quanto riguarda invece i primi due mesi dell’anno prosegue la prevalenza dei mutui di surroga, che si sono attestati al 65,3% delle erogazioni totali, seguiti con il 28,6% dai mutui per acquisto della prima casa, in diminuzione rispetto al primo semestre del 2015. Scende lievemente l’importo medio dei mutui erogati a 116.319€, a fronte dei 116.872€ del primo semestre 2015.
Breaking news
A settembre, il fatturato dell’industria italiana ha subito una flessione sia in termini congiunturali che tendenziali, segnando il quinto calo consecutivo. I dati mostrano una diminuzione dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua il calo è del 5,7% in valore e del 4,7% in volume.
Le borse di Hong Kong e Shanghai terminano il mese di novembre con risultati contrastanti. Nonostante le incertezze economiche, l’indice Hang Seng vede una crescita costante nel 2023, mentre Shanghai registra un leggero aumento mensile.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Svizzera ha registrato una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre, un rallentamento rispetto al trimestre precedente. Il Ministero dell’Economia ha confermato i dati precedenti, indicando che il calo è dovuto a una diminuzione dei consumi delle famiglie e degli investimenti nelle costruzioni, oltre a un rallentamento nel settore chimico-farmaceutico.
Il MoU si propone di effettuare attività di ricerca e sviluppo nelle aree geografiche di comune interesse, inclusi alcuni Paesi coinvolti dal Piano Mattei