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Borsa Milano e petrolio accelerano al ribasso sul finale

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MILANO (WSI) – Azionario mondiale debole, risente degli attacchi terroristici rivendicati dall’ISIS, che hanno colpito Bruxelles, facendo più di una trentina di morti. Identificati i kamikaze che si sono fatti esplodere all’aeroporto, si tratta dei fratelli El Barakoui, tra l’altro noti alle forze dell’ordine del Belgio. La seduta in Europa e Stati Uniti è peggiorata sul finale, di pari passo con l’accentuarsi dei cali delle quotazioni del petrolio. A Milano si fa sentire l’indebolimento del settore bancario.

Occhio tuttavia alle informazioni che arrivano da Bloomberg: tra i 63 principali indici azionari al mondo, ben 28, con un valore combinato di $28.500 miliardi, versano in una condizione di mercato toro. E altri dieci, con un valore totale di $4.300 miliardi, sono sul punto di entrare nella fase rialzista. Nel grafico di Bloomberg, i paesi con il colore verde, inclusa l’Italia, sono in mercato toro, mentre quelli con il colore giallo sono vicini al mercato toro.

Si tratta di un deciso cambiamento di rotta. L’arrivo del mercato toro in tanti mercati, che vanno dal Brasile alla Russia, nel corso dell’ultimo mese è in netto contrasto con  il trend riportato dall’azionario nelle prime tre settimane dell’anno, quando fino a 40 indici azionari, con un valore totale circolante di $27.000 miliardi, erano precipitati in una fase di mercato orso.

In generale, l’indice che misura la performance dell’azionario globale, l’MSCI All-Country World Index, è balzato +12% dal minimo testato lo scorso 11 febbraio. Tra i gestori di fondi, non manca chi nutre qualche sospetto sulla sostenibilità del rally, citando le attese su profitti più bassi delle aziende. E di fatto, anche se gli utili delle aziende globali hanno segnato un lieve rialzo a marzo, il loro valore rimane inferiore al record testato nel 2007 di ben -15%.

La corsa dell’azionario mondiale vista di recente si spiega in particolare con l’atteggiamento della Fed, che ha messo il freno alla sua politica monetaria restrittiva.

Altri mercati

Sul valutario, l’euro è in calo sotto $1,2. Rapporto dollaro/yen piatto attorno a JPY 112. La sterlina torna a scontare lo scenario Brexit, in quanto si teme che il fronte Brexit si rafforzerò dopo gli attentati di Bruxelles, e cede contro il dollaro attorno a $1,4180.

Sul fronte delle materie prime, a dispetto delle preoccupazioni sul terrorismo, l’oro anche è sotto pressione e si attesta a $1.230 circa l’oncia. Il sell off prosegue oggi per il greggio, con i prezzi del contratto WTI ripiombati sotto quota $37, mentre il Brent buca anche la soglia di $39. I future sul petrolio scivolano di più di un punto percentuale.

Sul mercato dei titoli di stato, lo spread BTP-Bund in rialzo a 103 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali in crescita all’1,26%.

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