Mediaset promossa da analisti, ma titolo crolla dopo conti
MILANO (WSI) – In ribasso oggi a Piazza Affari il titolo Mediaset che apre in calo di 3 punti percentuali e si attesta poi a -1,5% a quota 3,73 euro. Una contrazione che segue l’annuncio da parte della società della forte perdita di utili netti nel 2015, 4 milioni di euro contro i 23,7 milioni del 2014.
Nella giornata di ieri, il Cfo del gruppo, Marco Giordani, aveva affermato che Mediaset Premium non è in vendita smentendo gli ultimi rumors alimentati dai recenti contatti di Mediaset con il gruppo Vivendi di Vincent Bollorè.
Intanto Jp Morgan e Barlcays hanno alzato il prezzo obiettivo di Mediaset, rispettivamente a 3,80 euro da 3,60 euro con un giudizio “neutral” e a 3,50 euro da 3,20 con la raccomandazione “underperform”.
L’ultima chiusura è stata registrata a 3.784 euro e la variazione percentuale da inizio anno è del -1.25%. La prima resistenza per il titolo è a 3.8635 e in caso di violazione di 3.6975 il rischio di discese è verso 3.4694 euro. Pari all’1.3913% circa il controvalore scambiato nell’ultima seduta sul totale del controvalore scambiato dal mercato e nell’ultimo mese la variazione relativa nei confronti dell’indice Ftse All Share è stata del 12.00%.
Breaking news
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.