Deutsche Bank: l’azionario europeo è alla mercé del petrolio
“L’azionario europeo è ancora alla mercé dei prezzi del petrolio”, questa la conclusione contenuta in una nota di Deutsche Bank, firmata da Sebastian Raedler, Wolf von Rotberg e Andreas Bruckner, per i quali i modesti risultati del comparto azionario del Vecchio Continente da inizio anno sono destinati a non migliorare fintantoché il greggio non avrà risalito la china. Dal recente picco del 14 marzo le azioni europee hanno ceduto il 3,5%, il responsabile, secondo gli analisti, è il calo del 7% del petrolio sperimentato nelle ultime due settimane e che peraltro ha innalzato i credit spread del settore high yield americano di 30 punti base. Le oscillazioni verso il basso del prezzo dell’oro nero restano cruciali in un contesto nei quali le società del settore energia soffrono di bilanci fragili.
Nel contempo le posizioni speculative sul petrolio hanno raggiunto nel mese scorso un livello analogo a quello di metà 2015, che ha determinato un’importante ondata di vendite in Europa (si veda il grafico in basso).
Breaking news
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta intensificando la sua battaglia contro Google, chiedendo la vendita del browser Chrome
Banco Desio: perfezionato l’acquisizione di crediti derivanti da finanziamenti retail garantiti dalla cessione del quinto per euro 101 milioni