NEW YORK (WSI) – Chiusura in rosso per la Borsa Usa. Pesano le rinnovate preoccupazioni per l’economia globale e i timori che le banche centrali abbiano esaurito le cartucce a disposizione per rilanciare la crescita.
Il Dow Jones cede l’0,98%, a quota 17.541. L’S&P 500 perde l’1,20%, a quota 2.041 punti. Il Nasdaq lascia sul terreno l’1,47%, a quota 4.848.
I mercati sono ormai “stanchi” delle droghe monetarie, secondo gli analisti di Schroders. Pesa inoltre il calo del petrolio.
Dopo i verbali della Fed che hanno rassicurato i mercati escludendo un potenziale ciclo di rialzo dei tassi prematuro, la Bce ha però contribuito a confondere gli investitori.
Mentre le minute della Fed smorzano i timori su un aumento del costo del denaro già ad aprile, dagli alti esponenti della Bce, come il chief economist Peter Praet e il vice presidente Vitor Costancio, arriva un no secco alla possibile adozione dell’helicopter money, ovvero dell’opzione dell’accredito di denaro direttamente distribuito alla popolazione, per alimentare i consumi. Allo stesso tempo dalle minute si capisce che sono possibili altri tagli dei tassi.
Sul valutario il dollaro Usa si rafforza sull’euro a $1,1370, ma estende le perdite a 108,30 yen dai 109,31 di ieri. Il petrolio ha chiuso in rosso di piu’ dell’1% dopo che i dati provenienti da Cushing, Oklahoma, sostengono che non c’e’ stata una riduzione delle scorte come invece si attendeva. Inoltre, a influire sul calo hanno pesato anche le ampie esportazioni dell’Iraq.
Il petrolio con consegna aprile al Nymex ha terminato la seduta a -1,3% a 37,26 dollari al barile. Solo ieri era stato protagonista di un rally che lo aveva portato a salire del 5% grazie ai dati diffusi dal governo americano sulle scorte e sulla domanda.