ROMA (WSI) – Non ci sta Gianroberto Casaleggio e risponde per le rime a chi preannuncia un suo ritiro per precarie condizioni di salute- già note- a favore del figlio Davide.
“Io non mollo e continuerò a battermi insieme a milioni di italiani onesti fino al successo del MoVimento che ho contribuito a fondare. Chi sperava il contrario può mettersi l’anima in pace”.
Così scrive sul blog di Grillo il cofondatore, insieme al comico genovese, del movimento che è entrato a pieno diritto nel Parlamento italiano smentendo un articolo, a firma di Jacopo Iacobonis, pubblicato su la Stampa che parlava di un ritiro a breve di Casaleggio a favore del figlio. Un’indiscrezione che secondo il giornalista arriva direttamente da un deputato pentastellato e che ve nel figlio Davide Casaleggio il vero deus ex machina del Movimento.
“Gianroberto ormai ha mollato, non ce la fa più a star dietro al Movimento. Decide ormai quasi tutto il figlio (…) Se Gianroberto è sempre stata la mente, Davide era il braccio, ma senza la stessa passione politica. Lui rendeva operative le decisioni prese durante le riunioni, coordinava le attività tecniche (…) Sempre lui traduceva in tattiche, strategia e azioni pratiche, le visioni di Gianroberto, dopo averle analizzate dal punto di vista tecnico, spesso dopo lunghe riunioni a porte chiuse nell’ufficio del padre. È Davide ormai, prima di Gianroberto, che dà l’ok alle comunicazioni che partono dallo «staff di Beppe Grillo»; Davide tiene i contatti con i consulenti esterni (in particolare lo studio legale Montefusco). In realtà è da sempre dentro la macchina, fin dal 2009 si occupava dei meetup, era lui che conduceva allora gli incontri formativi dei candidati, anche prendendo decisioni politiche importanti. (…) È Davide, e solo in un secondo momento i parlamentari che fanno capo a lui, che ha in mano e coordina il processo di «certificazione» delle liste, le espulsioni, e quindi verosimilmente ha in mano le chiavi del server”.
Ma il co-fondatore del M5S interviene sul blog di Grillo anche se però non smentisce apertamente un possibile ritiro.
“Lo sciacallo Iacoboni usa il pretesto delle mie condizioni di salute, note da tempo, per inventare retroscena inesistenti e fuori dalla realtà sulla gestione del MoVimento 5 Stelle e schizzare veleno sui portavoce. Non ci sono capi e l’unico leader riconosciuto sono i cittadini che fanno parte della comunità del M5S. Comprendo tuttavia che chi è abituato a prendere ordini possa non capire questo semplice concetto. Siamo una comunità che si autodetermina in Rete e gli strumenti a nostra disposizione evolvono ogni giorno”.